domenica 24 ottobre 2010

In Meduna

La causa di questo report così in ritardo è di Dino, quel giorno avevo dimenticato la mia digitale sulla scrivania e Dino mi ha passato le foto che ha fatto con la sua solamente una paio di giorni fa.

Il Meduna nasce nelle Prealpi Clautane. Dopo aver formato il pittoresco lago di Redona, scende a Meduno, attraversa il territorio dei mandamenti di Maniago e Spilimbergo e, giunto in comune di S. Giorgio della Richinvelda, sprofonda in uno strato di detriti ghiaiosi. Ritorna alla luce qualche chilometro più a valle dando vita alle risorgive di Cordenons. Da lì prosegue per Zoppola, piega verso Pordenone, dove riceve il Cellina e il Noncello, passa per i comuni di Fiume Veneto, Azzano Decimo, Prata, Pasiano e si getta nel Livenza in località Tremeacque.
Per la pesca a monte, il Meduna fuoriesce dal lago di Ca Zul con una portata minima ma poi, grazie all’apporto di vari affluenti, ritorna interessante per la pesca a mosca. Il fiume in questo tratto, esattamente dal lago di Redona a risalire fino al torrente Viellia, scorre con una discreta portata tra bianchi ghiareti ed è popolato da fario e numerosi temoli. A monte dell’affluente la portata si riduce, la vallata si restringe ed assume la conformazione a buche tipica del torrente.

COLLEGIO 3 - Pordenone - Zona Regime Particolare di pesca.
Fiume MEDUNA nei comuni di Zoppola e Cordenons: da 200 m a monte con rio Viasiol a 400 m. a valle ponte ferroviario con deroga di chiusura al 31 ottobre.

Ecco questo è il tratto che assieme Dino abbiamo pescato tre mesi fa precisamente lunedì 27/07/2010.
Dovevamo andare a pescare sul Cellina a Barcis, ma al mattino Dino percorrendo il ponte sul fiume aveva notato i livelli bassi del Meduna e approfittando dell'occasione abbiamo deciso di provare a fare una pescata a monte della statale 13.
I livelli quest'anno sono sempre stati altini causa la grande stagione di precipitazioni primaverili ed estive. Il Meduna ha il livello basso solamente quando il Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna che è un Ente pubblico che coordina interventi pubblici ed attività privata nel settore delle opere idrauliche e dell’irrigazione fa manutenzione a monte sui canali di irrigazione dimezzando la portata a valle o che si registri una stagione di scarsità d'acqua.
Quel pomeriggio era il momento giusto per verificare se davvero i temoli erano tornati nelle meravigliose piane che solo questo fiume ha. Decantato in passato da moltissimi PAM famosi e no, qui, in queste piane i vari: Torrini, Benecchi(quando pescava), Palù, Lumini, Zanin e molti altri davano il meglio di loro per catturare la preda più ambita il temolo adriatico comunemente chiamato: pinna blu.
Oggi l'accesso al fiume vicino al ponte della statale verso monte sia dalla parte di Zoppola, sia dalla parte di Cordenons è veramente un'impresa, bisogna procurasi un macete per farsi largo dai rovi e dagli arbusti vari che impediscono il libero passaggio per entrare in acqua è una zona impraticabile difficile da raggiungere non è frequentata ne da pescatori o cacciatori ne da finocchi o froci o gay o .........insomma quelle persone li.
Le zone di questi personaggi è molto più a monte, accessibili al fiume dai due paesi frontalieri citati sopra ed è facile trovarli nudi nei ghiaietti a prendere il sole un metodo..... per adescare.................che schifo!.
Siamo entrati in acqua dalla parte di Cordenons subito prima delle discoteca Oasi, facendosi largo in mezzo alla flora riparia con un bastone fino ad arrivare a toccare l'acqua.
Il fiume si presentava davanti ai nostri occhi in spendida forma, erano anni che non lo vedevo così. Il fondo era chiarissimo con una ghiaia fine dove potevi attraversarlo senza nessun timore di inciampare su sassi di dimensioni tipo zucca e le erbe acquatiche erano di un colore verde smeraldo. La classica alga color marron, sintomo di acqua inquinata è scomparsa del tutto.
L'acqua era limpidissima con andamento misto, c'era la correntina, c'era la piana, il raschio, la buca, la grande buca ecc ecc., ma quello che ti rendeva felice che eri solo in mezzo al fiume riparato dalla grande vegetazione riparia e il rumore della statale non lo sentivamo per niente. In quel tratto eravamo convinti che pochi pescatori ultimamente avevano bagnato gli stivali, può darsi che qualcuno ci smentisca, ma questa era la nostra impressione.
Tutti e due siamo partiti con la secca, Dino con la sua solita effimera in cul de canard, mentre io la classica Klinkhammer Special con l'ala color fuxia in caccia.
In coppia andavamo verso valle dove il fiume uscendo da una piana si divideva in vari rami e li in uno di quei raschi ebbi la prima cattura di un bel temolo pinna blu.









Come si vede dalle foto l'ambiente e il colore dell'acqua sono uno spettacolo.







Ritornando verso monte eravamo curiosi di vedere com'era il famoso bucone dietro alla discoteca, beh!, quello che ne è rimasto è solamente un'ansa di acqua ferma piena di detriti trasportati dalle piene. La corrente con gli anni ha deviato il corso mangiandosi la sponda sx e proprio in quelle correnti Dino era riuscito a spiaggiare cinque bei temoli.
Non abbiamo fatto tante catture ma ci siamo veramente divertiti.
A conclusione i temoli ci sono non molti ma ci sono, l'inquinamento che ha causato la disgrazia di questo meraviglioso fiume è sparito e ora non ci resta che l'ETP ripopoli queste acque di marmorate e di temoli.
Non ritornerà come una volta ma la speranza è l'ultima a morire.............

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