lunedì 28 febbraio 2011

XVI° Trofeo Villa Guidini 2011

Il raduno nazionale di costruzione mosche artificiali e lancio tecnico è stato fatto, domenica 27 Febbraio 2011, a ZERO BRANCO (TREVISO)nella sede storica della VILLA GUIDINI:


La Villa Guidini a Zero Branco (Treviso), fù fatta edificare tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento dalla famiglia Dente (mercanti di tessuti) di Venezia, è costituita da un corpo centrale sopraelevato rispetto alle ali e da un annesso prezioso oratorio, con campaniletto, stucchi interni e pala d’altare di Gregorio Lazzarini.
Della barchessa, distrutta da un incendio nella metà dell’Ottocento, resta il perimetro murario.
La Villa, di proprietà dei Guidini nel corso dell’Ottocento e ora del Comune di Zero Branco, è circondata da un ampio parco pubblico, ricco di essenze e con i connotati del giardino romantico dell’Ottocento.

IL REGOLAMENTO DELLA MANIFESTAZIONE:

A) La manifestazione è aperta a tutti i costruttori di mosche artificiali non professionisti, siano o meno appartenenti ad un Club.
I Club che intendono concorrere alla Targa Trofeo potranno utilizzare il punteggio complessivo dei propri primi due classificati.
B) La gara verterà sulla costruzione di due artificiali, una ninfa ed un insetto adulto, sorteggiati ad inizio prova tra le seguenti imitazioni :
1.Baetis Buceratus (Imago Maschio)
2.Isoperla Grammatica
C) Si potrà usare qualsiasi materiale, naturale o sintetico, purché reperibile in commercio. Non è consentito l'uso di materiale assemblato precedentemente alla manifestazione, pena l'esclusione.
D) I modelli presentati saranno valutati con voti in centesimi, secondo questi criteri:
1.validità ai fini di pesca - punti da 1 a 60
2.rassomiglianza imitativa - punti da 1 a 20
3.difficoltà di esecuzione e innovazione tecnica - punti da 1 a 20
E) Il tempo a disposizione dei concorrenti per le costruzioni é di un'ora e trenta minuti.
F) La giuria sarà composta da Roberto Messori, Francesco Palù ed Alberto Calzolari.
Il suo responso è insindacabile e inappellabile.
G) Per qualsiasi necessità i concorrenti si rivolgeranno ai Commissari di Sala.
H) Chi intende avvalersi dell'uso della propria lampada da tavolo deve munirsi di prolunga con spine doppie di tipo convenzionale.
I) Gli artificiali costruiti rimarranno patrimonio del Mosca Club Treviso.
L) La quota d'iscrizione è fissata in Euro 30,00 (trenta), comprensiva dell'iscrizione alla competizione di lancio tecnico.
Il numero dei partecipanti, per ragioni organizzative, non dovrà superare le 30 (trenta) unità.

Gli amici del FLY FISHING TIME ARZENE (Pordenone) da anni partecipano a questa manifestazione e quest'anno la loro presenza è stata massiccia, ben cinque partecipanti alla gara di costruzione e quattro di loro anche nella competizione di lancio tecnico.
Mauro Gasparotto, Domenico Francescutti (il Meni), Paolo Benvenuti, PierAngelo Canton e Alessandro Tajariol.
Il risultato del sorteggio dell'imitazione da fare è stata quella della: Isoperla Grammatica. Due le imitazioni: ninfa e insetto adulto.
A parer mio un artificiale non semplice, sopratutto la ninfa dove su un amo di media dimensione 12/14 la quantità di materiale diverso deve essere montato nella giusta proporzione per avere alla fine un risultato di una ninfa ben proporzionata e equilibrata nel suo insieme.
La manifestazione ha avuto come contorno una rassegna di materiale per la pesca a mosca; la risposta degli sponsor presenti è stata sicuramente ampia, contribuendo ad attirare un pubblico numeroso ed attento. Da corollario alla manifestazione il bamboo di Edoardo Scapin, le sue canne, realizzazioni di grande eleganza e gusto, sono curatissime anche nei più piccoli dettagli e non hanno niente da invidiare alle più pregiate creazioni artigianali americane.
Apprezzatissimo anche all’estero, è un costruttore di prima grandezza nel panorama del rodmaking internazionale. Le splendide costruzioni di Ezio Celeschi, mi hanno veramente entusiasmato. Ho notato tra gli espositori: Orvis Italia dei fratelli Carrara, Palù, Errepi Udine, Barone, H2O di Modena, Benecchi, RST, Gatto con gli Stivali, Scapin, Fly Fishing, Messori, Fabrizio Gaiardoni e Hotel Aktiv di Alberto Gargantini per la pesca a mosca nella vicina Austria.

ALCUNE IMMAGINI DELLA MANIFESTAZIONE:


In primo piano l'amico Meni mentre termina una sua imitazione


Mauro Gasparotto a sx e Paolo Benvenuti in costruzione


A Dx Alessandro mentre a sx nella foto Pier al lavoro sotto lo sguardo vigile della sua ragazza.


Il Meni nella prova, percorso di pesca.


Paolo guarda la "posa" della coda nella prova lancio di distanza


Il Meni nella prova lancio di distanza mentre guarda il loop posteriore


Pier in azione nel lancio di precisione.


Mauro in concentrazione prima del lancio


Pubblico di parte osserva commentando l'esibizione dei nostri eroi.

mercoledì 23 febbraio 2011

Pescare Show 2011 Vicenza

Dal 19 al 21 Febbraio si è tenuto il Pescare Show nei padiglioni della fiera di Vicenza. Un salone dedicato al mondo della pesca tradizionale, della pesca a mosca e dello spinning in acqua dolce e in mare. Il Pescare Show è da sempre una tappa obbligata per gli appassionati del settore.
Questa manifestazione può contare sulla presenza dei maggiori marchi e su una vasta esposizione di attrezzature e articoli per la pesca sportiva. Numerosi sono stati gli eventi, le attività, le mostre d'arte dedicate alla pesca o ad attrezzature storiche e gli incontri organizzati in collaborazione con i più importanti club di pesca.
Rimane consolidata la presenza delle associazioni e delle scuole di pesca, impegnate nella dimostrazione dei lanci in ampie casting pool da 15 mt per lo spinning e la pesca a mosca. Non sono mancate infine le aree dedicate alla costruzione di mosche artificiali, dove i migliori costruttori italiani hanno organizzato dimostrazioni e corsi di costruzione per i più giovani.
Come noto si tratta di una mostra mercato con la possibilità divisionare, provare ed acquistare tutti i prodotti dell'universo alieutico, comprese le informazioni su viaggi, luoghi e bacini di pesca.
Assieme ad Giovanni, Dino, Meni e Alessandro sabato 19 abbiamo visitato il padiglione. Ho notato assenze molto significative: Garue, Orvis, Alpi Fly Fishing, Il Gatto con gli stivali, sono quelle di cui mi sono accorto al primo giro del salone. Non ho dato peso più di tanto, ma si direbbe che la pam sia in forte calo. Abbiamo notato che gli espositori presenti, non tutti, facevano forti sconti su molti prodotti, i classici fondi di magazzino.
In particolare lo stand dell'Ente Tutela Pesca del Friuli mostrava con orgoglio i piccoli temoli pinna blu o adriatico negli appositi acquari. Sono i primi nati dalle fattrici nate in cattività, il vero grande successo dell'ETP. Dino era veramente "gasato" è rimasto un gran parte della giornata dentro lo stand a dare spiegazioni a dx e a manca al riguardo. Con il resto della compagnia abbiamo girato in lungo e in largo acquistando oggetti per l'imminente apertura.
Incontrare Palù è sempre un piacere, lo abbiamo tovato mentre era in azione con una sua teleregolabile a due mani che si esibiva nella vasca centrale.
Aldo Silva con la moglie Miki, Fosco Torrini, Angelo Piller, Simone Palli, Mauro Borselli, Sandro Soldarini, Roberto Messori, Pozò e molti altri personaggi noti. Con queste persone abbiamo dialogato del più e del meno sempre riguardante la nostra passione: la pesca a mosca.

Alcune immagini:



Dino allo stand del Ente Tutela Pesca del Friuli Venezia Giulia



Giovanni, a sx nella foto, accanto ad un personaggio storico per la pesca a mosca in Italia: Francesco Palù



L'oggetto più importante che ho acquistato in fiera.

giovedì 10 febbraio 2011

Klinkhåmer Special





Se un pescatore a mosca dovesse scegliere un solo modello di mosca artificiale per pescare tutto l'anno, io credo che farebbe bene orientarsi sulla Klinkhåmer Special: questo meraviglioso modello di mosca è di Hans Van Klinnken,pescatore olandese che nei primi anni 80 creò questa mosca per imitare un emergente di tricottero per la cattura di temoli e trote nei fiumi della penisola Scandinava.
Questa imitazione rappresenta un insetto acquatico nell'atto della trasformazione in un particolare stadio della sua metaforfosi. La klinkhamer Special è nelle intenzioni del suo autore, l'imitazione di una pupa di tricottero quindi stiamo parlando della particolare interpretazione fornita da un costruttore di un particolare insetto.
Questa emergente galleggiante è stata progettata con il sistema paracadute in modo che il corpo sfori la pellicola della superficie e rimanga sommerso, mentre la parte anteriore della mosca rimane ben visibile sopra la superficie dell'acqua.
E' una mosca che "sta bene a galla" e questo è un requisito importantissimo dovuto sia per la forma che per i materiali impiegati.
Questo perfetto galleggiamento la rende particolarmente interessante per due ragioni: regge bene le acque mosse ed è sempre visibile al pescatore.
Si tratta di un modello molto rinomato, che ha catturato trote e temoli in tutta Europa ed ora sta guadagnando popolarità anche in Nord America. Questa mosca galleggiante è come un iceberg: dà il meglio di se stessa quando il suo 90 per cento è sotto l'acqua.
Questo modello può essere facilmente adattato a colori e dimensioni per imitare tricotteri, Midge, o emergenti di effimera.
L'ala o segnalatore in origine in poly, oggi è sostituito da molti altri materiali che vanno dal foam, cdc e alle palline di polistirolo avvolte con la calza. Gli ami nei primi modelli veniva piegato un paio di gradi verso il basso a due o tre millimetri dall'occhiello con una pinza dopo averlo scaldato con l'accendino.
Oggi sono in commercio ami appositi per la costruzione di questa mosca, come per esempio il Partridge FlashPoint 15BNX Klinkhammer Xtreme ideato dallo stesso autore.



Alcune immagini:





















Catture con la Klinkhåmer Special:



mercoledì 9 febbraio 2011

Charles Jardine



Charles Jardine, non sapevo chi fosse fino al 22/10/1994. Quel giorno teneva un'incontro con i pescatori a mosca all'AIPO in fiera a Verona.
Argomento: l'evoluzione della ninfa di effimera in emerger con costruzione degli artificiali in merito.
Per caso mi trovai nella sala dove questo signore inglese teneva la "lezione" ovviamente il tutto veniva tradotto in italiano da un interprete, pescatore a mosca pure lui. Mi piacque subito il tipo, molto chiaro nelle spiegazioni e un'ottimo disegnatore sul foglio della lavagna. Costruttore molto abile, le sue imitazioni erano sbalorditive, curate con cura nel montaggio dei materiali e sopratutto l'accortezza di mantenere le giuste proporzioni della mosca.
Gli artificiali che fece erano tutti sulla misura dell'amo #14 e #16. Ho fatto un' intervento al dibattido, domandadogli se era possibile mantenere le proporzioni anche su ami piccolissimi.
Si mise subito al lavoro e in pochi minuti mostrò a tutti un'emergente di chironomide su amo del #22 crup. Quello che ci fece meravigliare guardando la mosca finita era la quantità di materiale diverso montato su un amo cosi piccolo.
Ovviamente la piccola mosca me la regalò, non solo, ebbi poi la sfacciataggine di domandargli anche il foglio dove aveva disegnato l'evoluzione della ninfa di effimera a emerger e di firmarlo.
A quel punto non potevo non comperare il suo libro: Enciclopedia della pesca a mosca - Editore Rizzoli per la modica cifra di Lire 90.000 e in quei tempi non erano bruscolini.
Charles Jardine, pescatore a mosca fin dalla più tenera infanzia, ha lavorato come istruttore per Demor Wilson, pescatore a mosca di fama internazionale, sui fiumi Test Itchen nell'Hampshire. Qui ha potuto studiare il comportamento delle trote sia tutti gli insetti degli ambienti fluviali. Da allora ha tenuto rubriche di pesca su :
The Daily Telegraph e ha scritto articoli per numerosi periodici tra cui: Trut and Salmon e Trout Fisherman. Partecipa a molti convegni in tutto il mondo ed è molto popolare anche in Italia.
Il suo libro è un'opera quasi introvabile, è la guida più completa e pratica per pescare a mosca con successo in qualsiasi tipo di acque e con qualsiasi situazione meteorologica, usando l'attrezzatura e gli artificiali appropriati.
Quest'opera suggerisce al principiante, ma anche all'esperto, tutta una serie di accorgimenti, di tattiche, di tecniche che rendono ancor più piacevole la pesca a mosca. Non va infine dimenticato che il vertice della pesca a mosca è il costruirsi da sè le mosche artificiali: in questo volume vengono illustrati oltre seicento modelli diversi con dettagli per la costruzione.

La piccola mosca che mi regalò non vide mai l'acqua, la fissai sulla prima pagina del libro con uno scritto per il ricordo, mentre il foglio con il disegno dell'evoluzione della ninfa di effimera è stato graffettato e piegato sull'ultima pagina del volume.

Alcune immagini:













Questa piccola imitazione è stata per diciassette anni agganciata sempre nello stesso posto, solamente oggi l'ho rimossa per la prima volta d'allora per le foto di rito.

domenica 6 febbraio 2011

Tungsten Tear Drop Nymph







Queste gocce di tungsteno sono usate come torace delle ninfe dove non si desidera una bead in tungsteno in testa alla mosca.
Sono molte pesanti pur mantenendo un profilo sottile del corpo.
A detta di molti e perfetta per ninfe in coda di fagiano o addirittura nascosto sotto la sacca alare.

Alcune Immagini:



















giovedì 3 febbraio 2011

Dry Emerger di Witold Ziemacki



Chi non ha letto il libro di Witold Ziemacki: Come Pescare meglio con la mosca artificiale - Editoriale Olimpia -, in cicolazione dal 1986. Oppure i suoi articoli pubblicati sulle riviste del settore come Pescare o Pescare MS.
In quei tempi la pesca a mosca in Italia era nel suo periodo migliore di espansione e le uniche fonti per poter conoscere questa tecnica di pesca non era altro che leggere libri o gli articoli delle riviste. Internet in quel periodo non esisteva e quindi tutto quello che si trovava di stampato sulla pesca a mosca veniva acquistato.
Witold Ziemacki è un signore polacco che da moltissimi anni vive o viveva, non so se è ancora in stato di grazia o no, a Recanati la ridente cittadina delle Marche famosa per aver dato i natali al poeta Giacomo Leopardi.
E' stato un pescatore a mosca più esperti in quel momento ideatore di nuove tecniche e nuove attrezzature.
Ho avuto un breve colloquio per telefono molti anno or sono, riguardanti la costruzione di una sua mosca la: Dry Emerger.
E' una mosca "no hackle" ideata da Swisher e Rchards autori del libro tradotto in italiano: Emergenti - Edizioni Gea. Questo libro fa un'accurata analisi del processo di schiusa dei principali ordini di insetti acquatici. Anche questo libro da un contributo enorme alla conoscenza della pesca a mosca.
La particolarità di questa imi sono le ali in polipropilene e la mancanza di hackle, una novità in quel periodo. La sua gallegiabilità è tenuta dalla larghissima codina a ventaglio e dalla particolare posizione delle corte alette.
Le difficoltà nella costruzione di questa imi era la preparazione delle ali, non riuscivo a farle come indicato nel dressing e un giorno preso dalla disperazione telefonai a Witold Ziemacki, il mumero del telefono era riportato sotto una sua foto nel libro.
Disponibilissimo ed in un buono italiano mi spiegò dove facevo l'errore nella preparazione delle ali, ma sopratutto ci teneva a dirlo che il montaggio delle ali dovevano essere montate non sopra l'amo ma sui suoi fianchi e poi in pesca questa mosca doveva essere ben ingrassata, doveva galleggiare come qualsiasi artificiale che imiti un'effimera a galla cioè senza dragare.
Ho ancora qualche mosca di questo tipo nelle mie fly box, non le costruisco più, con l'avvento del CdC questa tecnica di costruzione l'ho abbandonata.
Riccordo invece che la sua validità in pesca nelle rogge vicino casa era straordinaria.
Questo post è dedicato al personaggio Witold Ziemacki per il grande contributo che mi ha dato nella conoscenza della pesca a mosca.
Alcune immagini: