giovedì 3 febbraio 2011

Il concetto Devaux







Aimé Devaux (1917-1985), per gli amici ”Mémé la loutre” (Memé la lontra), è uno dei nomi più conosciuti della PaM mondiale: una vera e propria leggenda. La sua enorme passione per la pesca e la sua creatività lo portano ad ideare un nuovo modo di montare le mosche: “le montage avancé”.
La particolarità delle mosche di Devaux è racchiusa in due punti essenziali: la posizione delle code e l'orientamento delle hackles.
A differenza di tutti gli altri costruttori le code delle sue mosche sono poste orientate verso l'alto con un angolo stimabile intorno ai 15°, lo stesso angolo che contraddistingue la posizione delle hackles.



Tutto questo perché secondo la sua filosofia costruttiva code ed hackles devono appoggiarsi sull'acqua senza forarne la pellicola superficiale.
Il così rivoluzionario sistema di montaggio, che garantisce una superiore stabilità, tale da poter affrontare i più svariati tipi d’acque, varca i confini francesi acquisendo fama internazionale.
Le mosche Devaux sono nate con le due hackles in gallo incrociate e belle fitte proprio perche' deve restare "sospesa" sull'acqua... se invece di un materiale come le hackles di gallo si usa il CDC si ottiene una mosca totalmente differente rispetto alla idea dell'inventore di questo montaggio. Con questo non voglio dire che non funziona o che non ci si prenderebbero dei pesci, dico che se non usi la hackle di gallo e' tutta un'altra mosca.
Personalmente non l'ho mai trovato un metodo costruttivo vantaggioso, almeno secondo i miei canoni. A mio parere infatti ad un estetica e funzionalità tutta da dimostrare (e questa opinione nasce ovviamente da esperienza del tutto personale, per altri potranno invece risultare micidiali), si contrappone una difficoltà di costruzione notevole, almeno per quello che poi è il risultato finale. Fare una Devaux come si deve credo sia più difficile di quanto si pensi. Inoltre la presunta maggiore galleggiabilità dovuta alla particolare inclinazione delle hakle è un argomento poco forte, o quantomeno va bilanciato con il relativo maggiore "peso specifico" che la "tozza" silhouette dell'imitazione prende, e dal fatto che la parte di hackle inclinate e compresse, "nascoste" sotto il filo di montaggio aumenta ancora di più questa "pesantezza", che forse sarebbe meglio definire "capacità" di perforare la pellicola superficiale. Per questi motivi non mi sono mai dedicato più di tanto a tale metodo.
Le poche mosche che ho fatto le ho usate raramente, ma la loro efficacia non si discute e le mie imi sono tutte in CdC.
Alcune immagini:





















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