venerdì 4 settembre 2009

il Temolo



























La sistematica del temolo europeo:

Ordine: Salmoniformes
Famiglia: Salmonidae
Sottofamiglia: Thymallinae
Genere: Thymallus (Cuvier, 1829)
Specie: Thymallus thymallus (Linnaeus, 1758)

Le ricerche genetiche

Le ricerche genetiche sulle popolazioni di temolo hanno mostrato che queste sono strutturate all'interno di aree geografiche al momento già molto ristrette. Le differenze tra gli aplotipi (si definisce aplotipo una combinazione di varianti alleliche lungo un cromosoma o segmento cromosomico contenente laci in linkage disequilibrium, cioè strettamente associati tra di loro-fonte Wikipedia-) del temolo europeo sono maggiori rispetto a quelle note per la trota fario e a volte superano addirittura le differenze tra le varie specie di Salmonidi. Nelle 44 popolazioni di temolo europeo finora studiate sono stati trovati 54 aplotipi diversi che sono stati classificati in otto gruppi maggiori. Uno di questi è dato dal temolo del bacino idrografico dell'Adriatico, detto anche "temolo adriatico. Un altro gruppo particolare è costituito dal temolo del bacino idrografico del Danubio ovvero del Mar Nero. Esistono tuttavia differenze genetiche anche all'interno dei gruppi finora identificati. In Baviera è stata confermata la diversità genetica di tre popolazioni separate geograficamente, così come in Francia, tra i temoli dei tre principali bacini idrografici, in Austria, tra le popolazioni di temolo a nord ed a sud delle Alpi ed in Italia settentrionale, tra i temoli adriatici di tre fiumi distinti.(Dusan Jesensek - Suzana Sumer, 2004).

Una delle più recenti revisioni della sistematica del temolo propone la seguente classificazione, che identifica cinque specie e quattro sottospecie di temolo, e pricisamente:
Thymallus thymallus, con la sottospecie Thymallus thymallus thymallus(temolo europeo)
Thymallus thymallus arcticus (Siberia)
Thymallus thymallus signifer (Alaska centrale e Canadà)
Thymallus thymallus mertensi( bacini dei fiumi Anadyr, Kamchatca, Alaska costiera)
Thymallus brevirostris (Mongolia nord-occidentale)
Thymallus nigrescens ( lago Khovsgol)
Thymallus grubei (bacino del fiume Amur)
Thymallus baicalensis (lago Bajkal)
(Pivnicka e Hensel, 1976; Schoffmann, 2000)


Distribuzione

In Europa la distribuzione del temolo ( ma in diverse acque è stato introdotto dall'uomo) va dal Regno Unito( Irlanda esclusa), ai Pirenei agli Urali e dalla Scandinavia al Nord Italia e ai Balcani, avendo quale limite estremo a sud il fiume Lu^a(che scorre a 1000 m s.l.m.) e il lago Plavko, in Montenegro, ai confini con l'Albania.
In Italia si trova in Val d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, è stato introdotto, fra l'altro, in Emilia Romagna, in Umbria e nel bacino del Tevere.

Descrizione generale del temolo europeo e alcune caratteristiche tipiche del temolo Adriatico

Il temolo ha una testa oblunga, i fianchi appiattiti con sfumature giallo-arancioni e coperti da grandi scaglie. In genere il dorso e i fianchi sono di color griggio-sabbia con sfumature grigio-verdi, il ventre varia dal grigio chiaro al grigio, con sfumature gialle lungo le pinne pettorali, pelviche e anali. Sui fianchi, fino all'altezza delle pinne pelviche, possono essere presenti dei punti o delle macchie nere. La testa è piccola e aguzza, la bocca situata in basso è munita di dentini sottili e forti. Il temolo ha una caratteristica pinna dorsale, lunga e alta, a raggi non ossificati e con sfumature iridate. La pinna dorsale assume un colore particolarmente vivace nel periodo riproduttivo, quando i maschi difendono il luogo della frega. Il colore della pinna dorsale è una caratteristica distintiva delle varie specie-popolazioni di temolo. Le altre pinne sono giallastre o grigiastre, con sfumature rosse, mentre la pinna caudale è forma di forca.

Il temolo adriatico.


Ha una livrea di colore verde-blu, ventre grigio-scuro e pinna caudale grigio-blu. Esso si differenzia da quello del bacino idrografico del Mar Nero ovvero del Danubio che ha il dorso e fianchi di color grigio e pina caudale giallo-rosa. Per entrambe le altre pinne sono giallo-grigie . Alcune popolazioni del temolo adriatico non presentano punti o macchie nere sui fianchi e nemmeno la macchia rossastra tra le pinne dorsale e anale, che sono invece tratti caratteristici del temolo del bacino idrografico del Danubio. Durante il periodo riproduttivo la femmina conserva una colorazione chiara, mentre il maschio diventa scuro, affumicato. Le tinte vivaci si fanno più distinte e iridescenti.( Dusan Jesensek-Suzana Sumer,2004).

Habitat: E' un pesce che vive in acque pure e limpide che presentano una bassa percentuale di sali in sospensione. Dimostra preferibilmente in quelle zone del fiume che hanno il fondo costituito da ciottoli e pietre di piccole dimensioni e dove i raschi si alternano a buche profonde.
Il temolo è particolarmente sensibbile alle alte temperature dell'acqua. Esso predilige concentrazioni di ossigeno disciolto comprese tra 7 e 10 mg./l, ed un pH tra 5,5 e 9,2.
Il temolo popola nei tratti che convivono altri pesci la trota, la spillancola e alcune specie di ciprinidi. Nel bacino adriatico in particolare convivono con il temolo il cavedano, il barbo comune, la trota, il barbo canino, il varione occidentale, la savetta e la sanguinerola .
Biologia: E' attivo sia di giorno che di notte. Nuota con grande maestria a velocità altissima. quando è in caccia si pone ai lati della corrente dove rimane immobile. Ad intervalli regolari sale in superficie a caccia di insetti.
Non usa nascondersi, si ferma sul fondo dei ghiaieti dove è nettamente visibile. Vive generalmente in branchi ma, quando è vecchio, può vivere appartato o in compagnia di qualche altro coetaneo. E' pesce dall'indole docile. Quando un pescatore si avvicina, si sposta dalla sua posizione di qualche metro per poi ritornarvi non appena il pericolo è scomparso.
Si nutre preferibilmente di larve, ninfe e adulti di insetti acquatici. E' classificato come un pesce insettivoro.
La riproduzione avviene da aprile a maggio. Le uova al momento della deposizione hanno un colore biancastro. Dopo qualche giorno diventano di un colore rosso arancio. Hanno un diametro molto più piccolo delle uova di trota, ma la femmina ne depone una quantità circa di tre volte superiore. Il tempo di incubazione si aggira sui 20-25 giorni a 7/8 gradi di temperatura dell'acqua.
S presume che la vita del temolo si aggiri sui 12 anni. Il suo peso nei fiumi italiani non supera kg. 1,200(45/50 cm.), in certi fiumi d'europa può superare i 3kg., mentre all'estremo nord della Svezia raggiunge anche i 6 kg.

La pesca.
Il temolo che pesce!
Il temolo, elegante nella sua forma, bello per i colori del suo corpo, con la spettacolare pinna dorsale che ne caratterizza la specie, ha sempre avuto una grande attrattiva su tutti i pescatori d'acqua dolce, ma particolarmente per il pescatore a mosca, il quale considera la cattura del temolo come il coronamento di un'impresa degna della massima sportività, anche se molti sono i punti interrogativi che restano da chiarire sulla vita e sopratutto sul comportamento di questo pesce nei confronti della mosca artificiale. Infatti vi sono delle circostanze in cui viene messa a dura prova non solo l'abilità ma anche il carattere del pescatore a mosca che con lui intraprende la lotta all'insegna del più elevato spirito sportivo, nel rispetto delle regole che madre natura impone a tutti gli esseri viventi.
La pesca del temolo con la mosca si differenzia dalla pesca degli altri salmonidi proprio perchè il pescatore di temoli deve trovare in se alcune predisposizioni particolari: innanzi tutto sin dall'inizio, anzi sopratutto proprio dai primi contatti con il temolo il pescatore deve ricercare in se i requisiti necessari che gli consentiranno di affrontare adeguatamente e con maggiori possibilità di successo quello che si può senza dubbio definire il più complesso dei salmonidi.
Il comportamento imprevedibile e fantasioso, che in certi momenti arriva a sconcertare anche il pescatore più esperto, sono fra le caratteristiche più straordinarie di questo pesce. Infatti il pescatore a mosca che si trova a pescare i temoli in uno di questi momenti in cui esso attacca qualsiasi modello di mosca che gli viene presentato e magari com'è solito fare proprio vicino agli stivali del pescatore, tutto ciò rende al pescatore un concetto di questo pesce alquanto errato, immediatamente sarà indotto a riconsiderare tutto quanto aveva sentito dire e letto sulle difficoltà che la pesca del temolo impone al pescatore, ma ben presto si accorgerà che un qualcosa non funziona più bene: da un momento all'altro infatti i temoli sembrano non gradire più la mosca che gli viene presentata: una risalita alla mosca, ripetuta tale e quale anche per diverse volta e poi dopo aver osservato bene bene l'artificiale seguendolo come al solito per uno spazio relativamente lungo, eccolo riscendere vicino al fondo con la massima indifferenza, senza neppure aver sfiorato la mosca che continua a discendere il filo della corrente. In questi casi la prima cosa che viene in mente al pescatore è quella di cambiare subito la mosca, "e ciò può essere anche la chiave giusta per risolvere la situazione", ma il gesto della sostituzione nel caso in esame non è altro che un'aperazione meccanica dettata più che altro dalla costatazione degli insuccessi che da un po' di tempo si stanno verificando, come se l'artificiale avesse perduto quell'effetto magico al quale ciascuno per il fascino misterioso che esso emana si compiace di credere, anzichè non alla ricerca logica di fattori contingenti come ad esempio alcuni mutamenti che si possono essere verificati e che solo, anche se non sempre, il pescatore esperto, allenato all'osservazione di quanto avviene attorno a se riesce a stabilire.
L'esperienza e l'attenta osservazione di quanto avviene sul fiume, nello svolgersi delle leggi imposte dalla natura sono in questo caso le uniche vere maestre di pesca.
Il temolo non ha un ruolo importante per la pesca commerciale, ma è invece un pesce pregiato per la pesca sportiva a mosca. In generale è considerato preda facile rispetto agli altri salmonidi. Le popolazioni del temolo sono pertanto oggetto di forte pressione in molti luoghi proprio a causa della pesca sportiva che ha contribuito a ridurne direttamente e notevolmente il numero dei pesci(pesci trattenuti dai pescatori) ed indirettamente come mortalità differita data l'elevata incidenza di pesci sfuggiti alla cattura con ferite alla bocca. Esistono molti rapporti sulla diminuzione delle popolazioni del temolo europeo a causa di eccessi della pesca sportiva. Non mancano tuttavia indicazioni che anche una pressione di pesca moderata sia nefasta sopratutto se concentrata su temoli di grande mole.
Anche se, purchè lo voglia, può esercitare una determinante, altamente positiva azione di tutela e incremento, l'uomo risulta essere il più dannoso nemico del temolo, sia come predatore sia perchè guasta, devasta e rapina habitat e acqua. Quanto alla pesca nelle acque interne, la predazione sui pesci è antica quanto l'uomo: ancor oggi, quando non costituisce più un significativo contributo alimentare, pesca dei salmonidi, temolo compreso, è praticata per diletto da un gran numero di appassionati, che pretendono di avere sempre a disposizione pesci a volontà.

Le minacce per il temolo:
- popolamento di specie ittiche alloctone e dal trasferimento di stok ittici da bacini idrografici diversi.
- catastrofi naturali
- uccelli pescivori
- degrado dell'ambiente idrico(idrocostruzioni, sfruttamento delle risorse idriche e estrazione di ghiaia)
- inquinamento
- pesca sportiva
- sport acquatici
- cambiamenti climatici a lungo termine.

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