martedì 24 gennaio 2012

Bisat sedge(Tricottero con ala in pelle di anguilla)

L'imitazione delle ali di un insetto acquatico rappresenta per il costruttore di mosche senz'altro la parte più difficoltosa nella realizzazione dell'artificiale, e questo sia sotto il profilo strettamente tecnico sia sotto quello imitativo. Nella maggior parte dei casi è pura presunzione il pensare di poter imitare esattamente le ali di questo o quell'insetto basta pensare a quanto siano esili e fragili.
Ciò nonostante pur essendo cosciente di muovermi entro limiti a volte insuperabili le ali rendono l'artificiale ben visibile sul pelo dell'acqua ed allo stesso tempo ne completano la silouette.
Giorni fa con Alessandro si discuteva l'uso della pelle di anguilla nella costruzione dell'ala della Silver Sedge.
Esperienza fatta oltre quindici anni fa assieme ad Egidio. La pelle di anguilla al giorno d'oggi viene usata in moltissimi settori della moda pelletteria, abbigliamento e perfino nel settore dei mobili, divani in particolare.
Egidio un giorno mi portò un pezzo di pelle essiccata di una piccola anguilla di color grigio. Al momento non sapevo cosa farne e la misi in un sacchettino di plastica appesa con uno spillo assieme a tutti i materiali di costruzione che stanno di fronte alla mia scrivania di costruzione.
In Gacka rimasi colpito dalla copiosa presenza della Silver Sedge durante tutto il periodo della mia permanenza con le schiuse massicce e con taglie notevoli, il che generava un’attrattiva eccezionale sui pesci, riuscendo a mettere in attività a sera tarda anche quelli più grossi.
Non avendo imitazioni simili nelle mie fly box, mi promisi che per la prossima uscita in Gacka quell'imitazione doveva essere l'artificiale di punta e sempre presente nelle mie scatole di mosche.
Durante l'inverno successivo, io costruisco solamente in inverno, mi capitò tra le mani il pezzo di pelle di anguilla datomi da Egidio, il colore assomigliava parecchio alla Silver Sedge.
La pelle essiccata era troppo pesante, quindi grattandola con una lametta ho dovuto ridurla di spessore, l'anguilla si sa è un pesce grasso.
Le prime imitazioni si presentavano molto belle ed ero fiducioso nella sua efficacia. Le volevo testare solamente in Gacka e così fu.
Delusione totale, le sedge in pelle d'anguilla pattinavano benissimo, ma dopo due lanci si inzuppavano e le ali a capanna perdevano la loro forma. Solamente sulla bollata erano micidiali.
Praticamente erano per un lancio secco, o la va o la spacca.
Non mi arresi a casa le nuove imitazioni venivano costruite con alcune varianti copiate dagli artificiali di Palù. L'ala prima di essere fissata all'amo veniva trattata con uno spruzzo di Plasti Vel un plastificante protettivo, invisibile, impermeabilizzante e idrorepellente.
La cosa funzionava ma ne andava di mezzo la leggerezza dell'artificiale e così per la prima volta da parte mia nelle sedge il corpo veniva fatto con una strisciolina di foam inanellato con un dubbing di peli di cervo e lepre. Con una piuma di CdC come sottoala senza hackle di collo di gallo in testa sostituito con peli di cervo.
La nuova sedge in quel periodo veniva testata sul Tolminka a Tolmino (Slo) a temoli.
Per il periodo che rimaneva a galla in corrente era devastante con i timallidi, ma nonostante tutto alla lunga affondava e perdeva tutta sua caratteristica.
Ne regalai un paio ad un amico fiorentino, un lontano cugino di Dino, il quale le usò anche lui nel Tolminka e ne rimase impressionato della loro efficacia.
Mi chiese il dressing e quando seppe di che cosa era fatta l'ala rimase di stucco.
L'ho chiamata Bisat Sedge, derivato dal dialetto friulano: anguilla = bisata.
Ho ancora due imitazioni fatte di allora, queste due sedge hanno più di quindici anni, fatte negli anni tra 1994/1996:


sabato 14 gennaio 2012

Il No KIll del Varmo


Con gradita sorpresa ho notato che nel calendario 2012 della pesca sportiva il tratto NO KILL del fiume Varmo (Ud) è stato aumentato. Anche il tratto che dal ponte della strada del paesino di Belgrado al ponte della strada sterrata di Varmo è passato in regime NO KILL.

Il nuovo NO KILL per la stagione 2012 inizia dalla cascata di fronte al cimitero di Gradiscutta, fino alla casa di guardia del Consorzio.

Dalle info datemi dall'amico Meni la nuova società di pesca di Varmo la: S.P.S. VARMO che all'interno annovera una sezione di pescatori a mosca è riuscita non con poche difficoltà a demolire l'ultima roccaforte del tratto di zona libera del fiume. Un tratto di fiume che si po' dire il "migliore" per noi PAM che va da Belgrado al ponte della strada sterrata di Varmo. Quindi da parte mia un plauso per questa iniziativa. Non è stato facile per loro privare agli anoccatori quel tratto di fiume, la mentalità non la si cambia in tempi brevi , ci vogliono addirittura secoli. Sono convinto che in questi mesi sia diventato un "tormentone" la frase: "Ma cosa vuol dire andare a pesca, se poi non si portano a casa i pesci?"
Al di là di quella che è la motivazione ecologica della pratica del NO KILL sul Varmo, molto probabilmente è stato fatto per selezionare la specie da proteggere, ad esempio la protezione o la reintroduzione di specie autoctone come la Marmorata e il Temolo e da considerare un paio di cosette al riguardo.
Una volta si portava il pesce a casa semplicemente per mangiarlo, oggi non è più così. A parte casi particolari l'esercizio della pesca viene svolto solo, per diletto: e allora perché sopprimere inutilmente un animale, forse anche la sua uccisione rientra nel diletto della pesca?
Se così fosse sarei il primo a dedicarmi al tennis, smettendo immediatamente di pescare.
Mi sembra comunque, tornando al discorso generale, che la scelta del NO KILL sia razionale e coerente coi tempi in cui viviamo, bisogna tenere conto del progressivo depauperamento delle acque e del nuovo ruolo che riveste il pescatore nel quadro generale della pesca moderna e poi.........non è un sacrificio rimettere il pescato in acqua, oggi è diventato un dovere.
Nelle mie esperienze di pesca ho incontrato molte volte, essenzialmente all'estero il NO KILL e devo dire che, laddove è stato introdotto da tempo i risultati sono evidenti e la popolazione dei pescatori lo considera un grosso traguardo.
Le scelte che contano sono sempre impopolari, almeno nell'apparenza, in quanto noi tutti siamo oramai abituati a utilizzare soltanto l'ambiente naturale, senza dare niente in cambio.
A conclusione rinnovo i complimenti alla nuova società di pesca sportiva Varmo, siete stati GRANDI.

Due immagini scannarizate da un vecchio numero della rivista Pescare tratte da un articolo di Francesco Mirabella dal titolo : Trote e Temoli nella pianura friulana.


mercoledì 11 gennaio 2012

Stimulator di Randall Kaufmann



Una volta ogni tanto, qualcuno 'inventa' una mosca da pesca che suggerisce una varietà di forme di cibo per i pesci, non imitando nulla in particolare ma si rivela catturante in ogni tipo di acque con una varietà di dimensioni e forme. E' una mosca relativamente semplice da costruire che si è assicurata un livello di popolarità che praticamente ogni negozio di pesca a mosca ha in catalogo queste mosche artificiali per la vendita. E' diventata "classico" in poco tempo tra i pescatori a mosca Americani. Questo è stato il destino del Stimulator di Randall Kaufmann.

Cos'è?

Lo Stimulator è allo stesso tempo nulla e una varietà di cose. E 'ciò che l'autore ha pensato come un modello di "attrazione". Una mosca che 'attira' l'attenzione di un pesce, rappresentando alcuni aspetti di quello che vedono come alimento, ad esempio: il movimento reale o l'illusione dello stesso, il colore, profilo e una mosca d' attrazione collima una serie di questi aspetti. Lo Stimulator può essere usata per imitare tricotteri, stoneflies, coleotteri, e cicale. E 'estremamente utile come indicatore nella pesca a ninfa, con il sistema New Zealand Dropper. Si tratta di una soluzione abbastanza valida poiché l'artificiale galleggiante, oltre a fungere da esca, è molto sensibile. Il suo utilizzo con questo sistema è limitato alle situazioni di schiusa o comunque di attività del pesce in superficie e per pescare in caccia in acque basse.
L'autore arriva a 20 misure con moltissimi modelli assortiti.
Due parole su Randall Kaufmann autore di moltissimi libri di costruzione mosche e di pesca a mosca, sono il risultato di una vita di esperienza di pesca in tutto il mondo.
Randall Kaufmann è una delle principali autorità mondiali del settore ricordiamo tra altro alcuni dei suoi libri:

Fly Patterns
Bonefishing!
Tying Flies Dry
Tying Nymphs
Fly Tying Made Easy For Beginners

Randall, con tecniche di costruzione innovative e uniche sono a conoscenza di tutti flytyiers mondiali, e molte delle sue mosche sono diventate dei classici in tutto il mondo della pesca a mosca come per esempio: The Kaufmann™ Stone, Timberline Emerger, Marabou Damsel, Gammarus Scud, Lake Dragon, Floating Dragon, Mirage™, Mini Leech, Bead Head Flashback Pheasant Tail, Freight Train, Hot Butt® Caddis, and Stimulator.

Dressing:

Amo: TMC 200R dal 6 al 18
Filo: Arancio Fluo
Coda: Pelo di cervo
Corpo: Dubbing d'antron di vari colori
Hackle: Per il corpo gallo rosso avvolto a palmer
Tinsel: Filo rame o oro
Ala: Pelo di cervo
Torace: Dubbing d'antron di vari colori
Hackle di Testa: Grizzly




martedì 10 gennaio 2012

Goddard Caddis


Conosciuto come modello di tricottero ideato dai costruttori inglesi John Goddard e Cliff Henry, può rappresentare una vasta serie di grosse friganee, ma può essere ugualmente impiegato per attirare i pesci che si nutrono di insetti terrestri caduti sull'acqua. Il pelo di cervo sagomato, materiale con cui viene realizzata questa imitazione, assicura alla stessa un'ottima galleggiabilità. La Goddard Caddis viene costruita con pelo di cervo naturale e tinto, ottima è la Yellow Goddard Caddis, conosciuta per la tipica colorazione gialla è una mosca che rivela la sua massima resa in acque veloci e mosse. Il pelo di cervo, materiale estremamente leggero con cui viene costruita permette all'imitazione di galleggiare a lungo sulla superficie dell'acqua, dove risulta perfettamente visibile anche in condizioni di scarsissima luce. E' un'ottima mosca, da impiegare con successo negli ultimi istanti del "sottosera" quando, lanciata con rumore sull'acqua e poi recuperata facendola pattinare in modo di provocare una scia molto simile a quella degli insetti veri, riesce a scatenare l'aggressività dei pesci presenti.
La Goddard Caddis, quando viene fatta saltellare sull'acqua per imitare un tricottero adulto o un insetto terrestre impaziente di riguadagnare la terraferma, rivela tutto il suo,potere di artificiale particolarmente accattivante.
Usata con successo in Cellina e Meduna alto.

Dressing:

Amo a gambo lungo: 10-12-14
Filo: A piacere
Corpo: Pelo di cervo sagomato
Hackle: Gallo rosso
Antenne(a preferenza): 2 Peli di Alce



sabato 7 gennaio 2012

Haystack/Comparadun/Sparkle Dun



Di nuovo una mosca americana, sto selezionando e proponendo mosche famose con caratteristiche particolari.
Questo tipo di mosca no-hackle conosciuta come Haystack di Betters Fran è del 1930.
Fran, l'autore, ha creato questo modello di mosca per acque lente tipo sorgiva, ha usato come coda e ala pelo di cervo, disponendolo l'ala in un arco dove i peli più bassi aiutano a mantenere la mosca in posizione orizzontale.
Al Caucci e Bob Nastasi, due grandi costruttori e autori di numerosi libri di costruzione, nel 1972 hanno introdotto una variante del Haystack di Fran dandogli il nome di Comparadun.
Hanno allungato la coda utilizzando microfibbets o barbule di hackles di collo di gallo e nel fissaggio l'hanno divise dando così un miglior galleggiamento. Il successo fu immediato in quanto questa imitazione può essere soggetta a variazioni di colore, dimensioni, ali, coda e corpo per imitare la maggior parte di emergenti di effimere o addirittura delle sedge.
Craig e John Mathew Juracek, nel 1980 con una variante dell'imitazione di Caucci e Nastase ottennero un grandissimo successo fra i Pam americani. La loro variante è stata quella di sostituire la coda divisa con alcune fibre di Antron o Z-lon.
I due autori in questo caso vogliono riprodurre l'insetto alato o parte di esso nell'atto di uscire dalla spoglia ninfale e contemporaneamente consente l'artificiale di galleggiare sulla superficie o appena sotto di essa.
Questi tipi di modelli sono validissimi per acque calme, mentre per acque turbolente non durano a lungo in superficie.
Costruita su ami 12/14 a gambo lungo può rappresentare un Ecdyonurus, una grande effimera con ali marmorizzate comunemente chiamate March Brown. Questa mosca è spesso redditizia in primavera e in autunno. Può essere usata sia durante una schiusa che quando in acqua c'è solo qualche insetto di questo genere, nelle misure più piccole con colori diversi è ottima sui temoli.

Haystack di Betters Fran - Dressing:

Hook: Standard Dry Fly Hook #12-16
Thread: 6/0 Thread to match color of body
Wing: Fine Elk Hair or Deer Body Hair
Tail: Same hair as the wing
Body: Superfine or other dry fly dubbing




Comparadun di Al Caucci e Bob Nastase - Dressing:

Hook: Standard Dry Fly Hook #12-#22
Thread: Thread to match color of body
Wing: Dyed dun deer hair
Tail: Dun Microfibetts
Abdomen: Superfine or other dry fly dubbing





Sparkle Dun di Craig e John Mathew Juracek - Dressing:

Hook: TMC 100 sizes 14-26
Thread: Uni-Thread 8/0
Wing: Short Fine Gray Deer Hair
Shuck: Antron or Z-Lon
Abdomen: Superfine Dubbing
Thorax: Superfine Dubbing



Come si vede dalle foto o dai dressing le variazioni fra i modelli sono minime, linea di massima è solamente la coda che cambia.
L'ho usata sia a trote che a temoli in acque calmissime con terminali lunghi e con un tip sottilissimo.

martedì 3 gennaio 2012

Elk Hair Caddis e CDC&Elk



Dopo la Royal Coachman ecco un'altra mosca americana da definirsi classica: la Elk Hair Caddis. Come la sorella precedente è una mosca che milioni di Pam conoscono.
E' un'imitazione di una sedge è il suo inventore è Al Troth.


Al Troth

Al Troth è un pioniere che ha plasmato il senso della pesca a mosca nel West americano. E'nato e cresciuto in Pennsylvania. A seguito di una carriera come insegnante di scuola della Pennsylvania si è trasferito a Dillon, nel Montana, dove ha rapidamente guadagnato una reputazione come una delle miglior guide di pesca a mosca e costruttore innovativo nel Montana. Prima di trasferirsi in Montana, nel 1957 Al Troth ha pescato nel Pennsylvania Loyalsock Creek a trote con una nuova mosca che aveva giustamente intitolato la Elk Hair Caddis. L'efficacia di questa imitazione di sedge era sbalorditiva.
Questo modello innovativo di Al Troth è oggi senza dubbio come una delle migliori 10 imitazioni che ogni PAM deve avere. La caratteristica di base di questa mosca è l'ala in pelo d'alce fissata obliquamente sopra un corpo abbastanza grosso inanellato con una hackles di gallo a mo di palmer e fissata con un tinsel di rame.
E' una mosca che ha generato innumerevoli nuovi varianti di modelli e il più conosciuto è quello di Hans Weilenmann, olandese, un grande personaggio della pesca a mosca, bellissimo il suo sito: http://www.danica.com/flytier/ Sito che raggruppa dressing di pescatori a mosca di tutto il mondo, per me è un "cult" della costruzione.


Hans Weilenmann

Weilemann fa parte di quel gruppo ristretto di PAM che sono l'élite della pesca a mosca per il livello superiore e designer in questa disciplina. La sua mosca la CDC&Elk nata 1992 l'ispirazione per questo modello gli è venuta guardando una mosca di Al Troth la classica Elk Hair Caddis.
Con questa variante la CDC&Elk è diventata una delle mosche più utilizzate in tutto il mondo. La caratteristica di questo modello è la combinazione tra la silhouette della grande galleggiabilità dell'ala in pelo d'alce di Al Troth e il corpo in CDC formato di una piuma avvolta lungo tutto l'amo. I filamenti del CDC scomposti creano una moltitudine di componenti adescanti per il pesce.
Negli ultimi quindici anni ho preso pesce usando questi due tipi di mosche in tutte le acque possibili, sono due modelli ingannevoli nella sua semplicità e versatilità.

Dressing: Elk Hair Caddis

Hook: 8-18
Thread: Tan
Body: Hares ear dubbing
Wing: Bleached elk hair
Rib: Fine copper wire or a strand of Crystal hair
Hackle: Red game or Furnace





Dressing: CDC&Elk

Hook: 10-18
Thread: Brown 6/0
Body/hackle: CDC feather
Wing/head: Fine tipped deer hair



domenica 1 gennaio 2012

The Royal Coachman



Ecco, siamo al primo giorno del 2012 e già mi è venuta la fregola di costruire una mosca che da anni mi dà soddisfazioni a non finire. Parlo della Royal Coachman, una mosca americana, una classica, nata oltre un secolo fa e che tutti i PAM del mondo conoscono. E' riconoscibile per la sua caratteristica del trattino rosso che si trova al centro dell'addome in mezzo a due segmenti di herl di pavone.
E' una mosca amata alla follia e odiata con tutte le forze, ha diviso generazioni di pescatori. Galleggia molto bene ed è molto visibile in acqua. Ne esistono numerose variante, fra le quali la più comune è la Royal Wulff.
L'originale con le sue varianti ha dato grandi soddisfazioni usata in caccia su acque mosse, sia sui temoli che con le trote su acque di mezz'Europa. Unisce l'efficacia dei colori del dressing classico alla versatilità dei materiali moderni (il poly per le ali), il montaggio parachute garantisce una posa corretta e dà stabilità in acqua.
Questo artificiale è usato con passione da pescatori in varie e differenti versioni, tutte di origine USA, tutte con il concetto o struttura concepito con determinati criteri.
Posso dire che il suo utilizzo non è affatto limitato alla sola "caccia" ma anche durante i momenti di bollate-rade o addirittura in piena schiusa.
In conclusione non so quale insetto possa rappresentare, ma la sua efficacia in acqua è eccezionale.
Dressing:
Amo: 10-12-14-16-18-20
Filo: nero
Coda: Fibre piume fagiano dorato-(per la Royal Wulff: pelo di cervo)
Corpo : Barbule coda pavone + seta floss rossa
Ali: Pelo di vitello bianco-(Poly bianco-CdC bianco-Piume bianche- pallina polistirolo)
Hackles: collo di gallo rosso.


Royal Coachman



Royal Wulff