mercoledì 12 agosto 2009

Buone Ferie




Il blog chiude per ferie dal 13/08/09 al 22/08/09, non si pesca si va a funghi nel Parco Nazionale del Triglav e precisamente nell'altipiano di Pokljuka.

BUONE FERIE A TUTTI

lunedì 10 agosto 2009

Immagini




















































































































Galleria foto:

1) Maggio 1988 - In Gacka Palù sta rovistando nel baule della mia macchina
2) Giugno 1993 - Sava grande a Mosnje, il secondo da sx è Toni, ha smesso di pescare per fare
l'idraulico
3)Maggio 2006 - In Gacka
4) Giugno 1992 - Fiume Idrjia
5) Giugno 2008 - Zona fiume Kupa
6) Giugno 2008 - Zona fiume Kupa
7) Settembre 2007 - Fiume Soca
8) Giugno 2008 - Fiume Kupa, frontiera Slovenia-Croazia
9) Giugno 2008 - Albergo Manche a Brod na Kupi
10) Giugno 2008 - Sosta in zona Kupa
11) Giugno 2008 - Il fiume sacro, l'Unec
12) Ottobre 2008 - Da Josiph in Kupa
13) Maggio 2009 - In Resia
14) Maggio 2009 - A Trsce, Croazia, zona Kupa
15) Maggio 2009 - Zona confluenza Kupa-Cabranika
16) Giugno 2009 - Da Josiph in Kupa








































































































































































































































































































































































































domenica 9 agosto 2009

Amici: Pier

Pierangelo, Pier per me, è un amico on-line fino a poco tempo fa, con la passione della pesca a mosca i nostri primi contatti sono stati via cellulare o con skype, ci siamo conosciuti tramite il forum del sito http://www.tightlines.it/, abita a pochi chilometri da me e frequentiamo gli stessi fiumi.
Per qualche disguido il nostro incontro a casa mia, nel mio angolo di costruzione, per un certo periodo, per impegni vari era sempre stato spostato. La voglia di andare a pescare assieme è tanta, mi piacerebbe fargli conoscere i "posti" che ultimamente frequento con gli altri amici, ma anche questo incontro per qualche motivo è sempre stato rimandato.
La confidenza di un amico vero, che ha un problema con la salute, è stato un signore nella sua sincerità, mi ha veramente colpito.

Amici: il Meni











Chi è che non conosce il Meni?. Tutti conoscono il Meni.
Si può dire che Domenico detto il Meni sia conosciuto in tutta la regione e anche nel vicino Veneto, per me è il pescatore a mosca più assiduo che conosca, uno stacanovista della coda di topo. Giorni fa mi ha confidato che per un pelo non ha fatto l'emplain delle uscite mensili, su sedici ne ha fatte quindici, va a pescare a giorni alternati. Se termina la giornata di lavoro in anticipo, una mezz'oretta con la canna in mano, non gliela leva nessuno, sono pochi i corsi d'acqua della regione che non l'han visto all'opera.
Pesca a mosca da moltissimi anni ed è un'abile costruttore, fa parte da molti anni dell'unico club di pescatori a mosca nella provincia di Pordenone, il Fly Fishing Time Club di S.Lorenzo di Arzene ed è l'inventore dell'esca principe.
Il Meni è quello che si informa di tutto, dei corsi d'acqua ,alla costruzione, alle attrezzature, alle tecniche di pesca e alle tecniche di lancio, insomma un guru in materia.
Partecipa a concorsi di costruzione ed è un'abile lanciatore. E' un patito per la pesca sommersa e per le catture di serie B, cioè carpe, barbi, cheppie, lucci, amur e cavedani.
Con lui si pesca anche senza la canna in mano, memorabili sono le ore che si passa davanti al mio pc o seduti sulla panchina in giardino davanti alla mia casetta degli attrezzi.
Per lui la pesca a mosca è il massimo.

Amici: Dino











Dino oltre ad essere uno del gruppo è stato per quasi trentanni mio collega di lavoro. E' stato lui a mettermi fra le mani la prima canna di pesca a mosca, una 10' coda #7 in fibra di vetro, è stato lui a spingermi a comperare tutto l'occorente per la costruzione delle mosche e infine è stato lui ad insegnarmi a fare la prima mosca.
Non pesca molto, ma ha che fare con la pesca ventiquattro ore su ventiquattro!.
E' il rappresentante del collegio numero tre in seno al Consiglio dell'Ente Tutela Pesca, è uno dei pochi pescatori a mosca che ne fanno parte ed è pure a tempo perso una guardia volontaria. Dal carattere forte e deciso, ma buono come un pezzo di pane è la mente del gruppo riguardanti leggi, leggine e tutto quel baradan che riguardano le regole per andare a pescare. Sa tutto sulla vita dei pesci in cattività ed è contrario alla gare di pesca alla trota. Sa fare bene il suo mestiere, infatti dovrebbe essere la terza /quarta volta che viene rieletto al consiglio dell'Ente.
Come costruttore è bravo, fa poche mosche e sempre quelle, la loro efficacia è straordinaria.
Lancia molto bene e ha un debole per le code leggere.

Amici: Giovanni











Giovanni Salvador, il ragionier, ha avuto il merito che per primo si è dedicato alla pesca con la mosca , aprendo così la strada per tutti noi. La sua preda preferita è il temolo su fiumi poco affollati, come tutti noi è un praticante convinto del NO KILL.
E' stato lui l'artefice della prima uscita fuori dai confini nazionali e, ancora oggi preferisce le acque dell'ex Jugoslavia alle nostre . E' sempre lui il trascinatore per la competizione ( sempre a livello goliardico) del numero delle catture a fine giornata . Da oltre trentanni è nostro autista dei nostri tour all'estero, con lui alla guida andrei in capo al mondo.
Giovanni è quello che pianifica i viaggi di pesca all'improviso con destinazione i soliti fiumi oltre confine, se noi non possiamo, è capace di partire da solo.
E' l'uomo di spicco del gruppo, vero amico, quello che ci si scambia reciprocamente fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori.
Non costruisce le mosche..............ma per questo non ci sono problem, io e Egidio siamo i suoi fornitori ufficiali.

sabato 8 agosto 2009

Amici: Egidio "il vecju"





































Eccolo qua," il vecju", che di nome fa Egidio, tra noi è una leggenda, un amico vero e leale a cui devo praticamente tutto. E' merito suo se sono diventato un Pam nel vero senso della parola e non solo. Grande cercatore di funghi, è la sua seconda passione dopo la pesca, e di conseguenza è diventata anche la mia, disponibile, generoso e pieno di risorse. Raramente si va a pesca senza la sua presenza, è un ultra settantenne e questi anni non li dimostra affatto, una macchina da guerra con la canna in mano. Le sue mosche sono uniche, sono le mosche più brutte che ho visto, ma dai risultati sbalorditivi, è un grande con la coda di topo, lancia da Dio e fa pose da sogno.

giovedì 6 agosto 2009

Amici miei


Ho avuto fortuna ad incontrare persone nel mondo della pesca che definirle amici mi sembra poco. Amicizia nel vero senso della parola e che dura da oltre trent'anni. Mai uno screzio tra noi, sempre comportati nella massima lealtà, modestia e rispettosità gli uni verso gli altri. Assieme abbiamo scoperto questa passione per la pesca a mosca, assieme abbiamo gioito per le soddisfazioni, assieme abbiamo imprecato quando le cose non andavano e assieme si fa ancora oggi una sana competizione. Ora la nostra amicizia col passar del tempo è più salda e, comunque, la vera amicizia non è schiava del tempo e dello spazio.



Nullius boni sine socio iucunda possessio est
(nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla)

Costruzione delle mosche artificiali





































Domanda: Ma perchè costruirsele ?
Certo, è una bella domanda, in commercio si trovano di tutti i prezzi e di tutti i tipi, ci sono quelle costruite alla perfezione ma ci sono anche delle schifezze vendute nelle scatoline a scomparti in plastica che nonostante tutto nella maggior parte funzionano lo stesso.
E allora?
Allora, la costruzione delle mosche artificiali è da considerare la parte finale del completo pescatore con la mosca, si può affermare senza tema di smentita che un pescatore che non si costruisce da sè le proprie mosche sia un pescatore soltanto a metà, o per lo meno si perda una buona metà del divertimento e della soddisfazione.
Realizzare modelli di mosche personali permette di ampliare la nostra passione in tutti i sensi, la soddisfazione di catturare con queste mosche è immaginabile per chi non le costruisce.
La costruzione delle mosche artificiali è da considerare un'attività complementare alla pesca e, il pescatore a mosca che sa costruirsi le mosche artificiali assaporerà davanti al banco di lavoro le gioie della pesca prima ancora di recarsi sul fiume e, poi chi ha tempo, spirito di osservazione, fantasia, pazienza può diventare a breve un bravo costruttore.
La costruzione delle mosche artificiali al giorno d'oggi è molto più facile che in passato, in quanto non esisteva nessuna bibliografia sull'argomento in italiano. Mentre oggi oltre che esserci una copiosa bibliografia specifica in italiano, ci sono almeno quattro riviste specifiche che trattano questo argomento e poi c'è internet che si mette a disposizione di tutti sia per chi vuole iniziare a costruire sia per gli costruttori esperti di lunga data.
La costruzione delle mosche artificiali è in larga parte una pratica in evoluzione, e chiunque inizi ad impararne le tecniche dipende fortemente dai suoi predecessori, veri e propri "professionisti del morsetto" che hanno trasformato la costruzione degli artificiali in quella unione di fatto tra arte ed artigianato che è oggi.
Chi costruisce come me , di solito, quando la stagione è chiusa, nel periodo invernale, si ha la senzazione di :"poter pescare anche quando non si pesca". L'immaginazione galoppa davanti ai nuovi modelli creati o "copiati" da riviste o siti on-line, si spera sempre che sia la mosca micidiale, quella buona, la " prenditutto", quella che fa la differenza , quella che farà arrabbiare gli amici di pesca.
Quasi tutti coloro che praticano questa tecnica meravigliosa hanno iniziato con gli artificiali comprati nei negozi di pesca, ma i più, dopo breve tempo, hanno incominciato a costruirseli da sè.
Anch'io cominciai comprando un piccolo stock di mosche nel piccolo negozio del paese su consiglio dell'incopetente ma furbo commerciante,( oggi suo figlio è al passo con i tempi, ma sempre commerciante è). Dopo le prime due o tre uscite avevo esaurito le scorte: le avevo perse tutte, la maggior parte su rami e cespugli, qualcuna si era disfatta senza neanche catturare un pesce, molte, non riuscivo a capire come, avevano perso la punta dell'amo e un paio erano rimaste in bocca alle trote.
Demoralizzato dai risultati e dalla quantità di lire che buttavo in acqua, d'accordo con il mio amico Dino ci siamo fatti tutta l'attrezzatura per la costruzione delle mosche, spendendo circa cinquanta volte più di quanto avrei potuto spendere in una vita comprando mosche confezionate.
Comunque non sono pentito, anche se all'inizio, preso dal sacro zelo, collezionai ogni tipo di materiale possibile, che ancora oggi ne adopero quando mi serve, mi sono abbonato alle quattro riviste italiane del settore, mi sono riempito la casa di libri di cataloghi e ultimamente internet, mi misi a costruire forsennatamente mosche di tutti i tipi: classiche,Devaux, americane, inglesi ecc. ecc. ecc.
Costruivo sopratutto al rientro dal lavoro per scaricare un po' la tensione della giornata e dopo cena sopratutto nel periodo invernale, passavo più tempo al morsetto che sul fiume.
Poi venne il rigetto, per un periodo non potevo più guardare il morsetto, avvertivo un senso di nausea e mi veniva il "mal di pancia"solo a pensarci.
Tutta questa senzazione è scomparsa da quando sono in pensione, ora costruisco solo in caso di estrema necessità.









































martedì 4 agosto 2009

Mosche artificiali





































Ed ecco ora arrivato finalmente a parlare dell'ultima parte, che è anche la più importante di tutta l'attrezzatura: la mosca artificiale.
Le mosche artificiali rappresentano per il pescatore a mosca la materia più vasta, impegnativa e controversa.
Catturare pesci con una mosca artificiale è senz'altro uno dei più nobili metodi di pesca. La trota , per esempio e, anche il temolo in linea di massima, una creatura selvaggia, dotata di buona vista e ottima intuizione, che per errore accetta un ammasso di peli, piume, filati e altri materiali strani, che viene offerto come imitazione di una creatura vivente. Naturalmente, non tutte le mosche artificiali sono dirette imitazioni di forme di alimento di cui questi pesci si cibano. alcune sembrano creature immaginarie, da fantascienza, così sovraccariche di materiali, incongrue e vistose, eppure funzionano. Queste esche attraenti sollecitano, sopratutto la trota, in modo differente. Non reagisce per fame, ma per rabbia, fastidio o perchè queste esche hanno vagamente la forma di un pesciolino, oppure reagisce allo stimolo del colore: tutte queste cose hanno un loro ruolo.
Ognuno ha una propria opinione sul perchè questi pesci abbocchino a queste esche, ma, in verità la pesca a mosca è ricca di misteri e, credo che l'essenza di questo sport stia nell'imitazione del vero cibo dei pesci, insetti, pesci e crostacei.
Un costruttore di mosche può cercare assoluto realismo, impressionismo o solo una suggestione; in quest'ultimo caso, viene offerto un accenno o parodia dell'insetto vero.
La meta finale comunque è sempre quella di costruire un modello con le nostre mani, creando l'esatto effetto che abbiamo in mente e con questo ingannare i pesci.
Gli artificiali raggruppati sotto la denominazione generica di "mosche artificiali" sono in primo luogo distinti in base al diverso metodo di costruzione e al differente impiego nella pesca in relazione allo stadio di formazione dell'insetto che si vuole imitare.
La classificazione delle mosche artificiali è la seguente:
Mosche sommerse=Wet flies
Mosche secche o galleggianti=Dry Flies
Gli artificiali raggruppati sotto la denominazione generica di "mosche sommerse" sono ulteriormente distinte in:
Ninfe=Nimph
Mosche sommerse=Wet Flies
Streamer/Lure
La Ninfa
La ninfa è la creazione di una specifica forma di insetti acquatici naturali. Il termine ninfa è una descrizione generica che indica larve, pupe, ninfe di effimera, gamberetti di acqua dolce e altre. Le ninfe possono venire appesantite o no a seconda della profondità che si vuole raggiungere; si userà una ninfa piombata per pescare sul fondo, si userà invece una ninfa non piombata per pescare appena sotto la superficie dell'acqua o addirittura a galla.
La Mosca Sommersa
Conosciuta anche sotto i nomi di "wet flies", "soft hackle" o, in alcune zone, di "flymph", la mosca sommersa, nella sua forma più semplice, comprende un corpo sottile e alcuni giri di hackles molli e palpitanti. Si riferiscono agli insetti che, dopo aver raggiunto la stadio di ninfe, hanno iniziato la loro trasformazione in insetto adulto e tendono a risalire alla superficie dell'acqua.
Lo Streamer/Lure
Lo streamar, detto anche "lure", non è altro che una mosca sommersa un po' allungata; può essere diviso in due categorie: i primi sono i cosidetti streamer d'attrazione(attractors) che non imitano alcuna forma di cibo, ma attraggono il pesce per il loro colore, forma o movimento. La seconda categoria è costituita dagli streamer che imitano pesciolini, sanguisughe, crostacei e a volte anche topolini e ranocchi. Gli streamer vengono spesso piombati e usati con la coda di topo affondante, a punta affondante o galleggiante, a seconda delle condizioni e degli stili di pesca preferiti.
La Mosca Secca
La mosca secca viene costruita in modo che possa galleggiare sull'acqua. Le parti che aiutano questo galleggiamento sono le hackles e la coda. Le mosche secche rappresentano mosche adulte come effimere, tricotteri, plecotteri e moscerini; possono rappresentare anche ragni, cavallette e anche altri insetti terrestri. Gli stili moderni di costruzione tendono ad imitare l'insetto inserito nella pellicola dell'acqua.
Montaggi leggeri sono adatti per acque calme dove le mosche sono in fase di schiusa; mosche ben fornite di hackles, e a volte anche di pelo, sono invece adatte, data la loro grande galleggiabilità, ad acque veloci e turbolente dove gli insetti sono in fase di schiusa o sul punto di volar via.
Le mosche secche sono costruite sia con le ali che senza ali.
Le mosche galleggianti o secche(Dry Flies) comprendono tutti gli artificiali che - per loro caratteristiche di costruzione, di forma, di colore e di comportamento in acqua - si riferiscono ad insetti acquatici che hanno ormai raggiunto gli ultimi stadi di trsformazione della loro esistenza, e precisamente:
Insetti imperfetti (Duns)
Insetti perfetti (Spinners)
Insetti morti (Spent)
Le mosche artificiali sia galleggianti che sommerse, si suddividono ulteriormente nel modo seguente:
Di Imitazione
Di Insieme
Di Fantasia
Mosche di imitazione
Tendono a riprodurre più o meno fedelmente una determinata specie di insetti. Per artificiali d'imitazione, non si deve intendere la copia esatta di quelle specie di insetti che ci interessano, ma solamente un artificiale che si possa confondere con l'insetto naturale per dimensione, forma e colore. Imitazione quindi non significa nel nostro caso una replica esatta dell'originale.
Mosche d'insieme
Tendono, a riprodurre con una certa approssimazione una famiglia od un genere di un determinato insetto.
Mosche di fantasia
Non riproducono nessun insetto in particolare. Esse sono state ideate da provetti pescatori sulla base della loro esperienza in determinati corsi d'acqua e la loro costruzione è frutto della inventiva del costruttore.
A conclusione che ogni buona mosca artificiale è il risultato di una sintesi fra capacità imitativa, praticità d'uso e rispetto delle proporzioni .