giovedì 15 dicembre 2011

Fly Box: l'essenziale


Miscellaneous Flies

I primi tentativi di pesca a mosca mi hanno letteralmente dissanguato economicamente per il gran numero di mosche che, lanciate maldestramente, restavano, con impressionante precisione agganciate alle piante che avevano la sventura di trovarsi nel raggio di 10-15 metri della mia coda di topo.
Dopo qualche anno, sia per aver imparato a costruire le mie imitazioni, sia per aver, di poco migliorato le mie tecniche di lancio, le spese si sono ridimensionate, non di meno ho continuato e continuo ad andare a pesca portandomi appresso una quantità di mosche da far invidia ad un negozio super fornito. Anch'io faccio parte della schiera dei "moscaioli" che, incontrati lungo un corso d'acqua, attrezzati di tutto punto, assomigliamo di più a Babbo Natale o all'omino Michelin che a veri pescatori.
E'vero che, la maggior parte dei PAM che pratica questa tecnica da almeno una decina d'anni non abbia tentato di essere l'ideatore e costruttore dei propri artificiali. Con internet, riviste del settore, libri specifici sulla costruzione delle imitazioni è molto difficile non copiare e io non sono diverso da loro.
Un buon proposito è quello di razionalizzare la scelta delle mosche, di ridurre la quantità di scatole e scatoline che immancabilmente vanno ad ingrossare in maniera abnorme il gilet da pesca.
Difficilmente tali propositi vanno a buon fine. Vuoi per la continua evoluzione delle tecniche costruttive e dei nuovi modelli di artificiali proposti, vuoi perché l'avere un buon numero di "mosche" con sé dà una certa sicurezza psicologica. Il risultato finale è quasi sempre scontato;
dopo vari tentativi più o meno riusciti di disfarsi di vecchi cimeli o comunque di quegli artificiali mai usati, si finisce con l'aggiungere a questi ultimi i nuovi, col risultato di viaggiare con un voluminoso bagaglio appresso per lo più inutilizzato.
Ideale sarebbe come consiglia Piero Lumini letto in un vecchio articolo della rivista "Pescare M&S":"- Personalmente, da svariati anni, ho preso una salutare abitudine che vi consiglio se non siete troppo legati alle cose o feticisti, e semprechè vi facciate le vostre mosche da soli, altrimenti la cosa diverrebbe estremamente dispendiosa. Rinnovate totalmente il vostro patrimonio di mosche, almeno ogni due stagioni. Regalate ai vostri amici o ai figli degli amici, la maggior parte dei vostri artificiali, mantenendo soltanto quelle mosche che vi hanno dato risultati apprezzabili negli ultimi due anni. Vi meraviglierete nel constatare come le vostre scatole diminuiranno rapidamente e i modelli si riduranno a non più di una dozzina. A questo punto aggiornate la vostra ridotta collezione con i nuovi modelli che vi ispirano fiducia, ed avrete così sempre una selezione dinamica e affidabile di artificiali nelle vostre fly box.........-"
Sinceramente non penso proprio di disfarmene delle mie imi addirittura nel gilet ho una piccolissima fly box con dentro alcune moschette fatte una trentina di anni fa e se catturo con quelle la soddisfazione è doppia.
Ho fatto un tentativo di ridurre le fly box da portare a pesca acquistando, al posto del gilet, il Rockhopper Chest Pack della ditta FishAge, mi sembrava di essere nudo, la poca quantità di scatole minava la mia sicurezza psicologica nell'azione di pesca, insomma quel tipo di marsupio lì l'ho usato una volta sola.
A conclusione, il mio personalissimo "essenziale" riguardante il numero delle fly box che mi porto appresso sono sempre le stesse......

Alcune immagini di Fly Box immancabili nel mio Fly Vest(gilet):


La Peute


Soft Hackles(Wet Flies) & Nymphs


Czech Nymphs


Foam Flies


Grayling Flies


Grayling Flies


Il Norio ovvero il Netopir di Marjan Fratnik


Small Flies


La Klinkhamer Special


Flies with CdC


Grayling Flies


Tungsten Heads Nymphs


Tungsten Jigs

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