giovedì 4 marzo 2010

Progetto Temolo: Prima spremitura di temoli nati in cattività



Centro Ittico Ente Tutela Pesca a Maniago(PN) Dusan Jesensek con Dino, dietro Lucijan Reiec presidente della Ribiska Druzina di Tolmino Temoli narcotizzati con sostanze naturali pronti per la spremitura Dusan Jesensek in spremitura Uova di qualità eccellente Dopo le femmine tocca ai maschi Gian Maria Sigalotti con la piuma di tacchino adagia le uova fecondate in incubatoio Uova fecondate poste in incubatoio in dolce attesa Dino con un collaboratore ittico di Maniago, davvero professionali e impagabili. Dino in mezzo a due mostri sacri a sx Gian Maria Sigalotti e a dx Dusan Jesensek

Il temolo(Thymallus thymallus)adriatico o padano e conosciuto come pinna blu che, secondo i risultati di ricerche genetiche, si differenzia per alcune caratteristiche dal temolo del bacino idrografico del Danubio, per la sua riproduzione in cattività presenta ostacoli complicati e molto ardui da superare. Le varie prove effettuate finora hanno dimostrato come la cattura e la successiva stabulazione in impianti - pure dotati di ottime caratteristiche per quanto concerne acqua, mangime e vasche - e nonostante ogni accorgimento preso per limitare le manipolazioni e altri stress, comportino un repentino crollo percentuale delle uova fecondabili. La grande sfida che si è proposto l'Ente Tutela Pesca nel caso di questa specie, non sta solo nel garantire la sua purezza genetica, quanto nel riuscire a superare quei fattori critici e di garantire la riproduzione in ambito artificiale. L'obbiettivo che l'Ente si è prefissata è di partire da uova di esemplari selvatici per ottenere una prima linea di temoli da accrescere nei suoi allevamenti fino a farli diventare riproduttori con i quali dare finalmente avvio alla produzione su larga scala. Il centro ittico Etp di Maniago(Pn), ha ottenuto la certificazione sanitaria di zona indenne, grazie anche all'utilizzo delle eccellenti acque del torrente Colvera. La ricerca, il controllo dei riproduttori, la spremitura e la fecondazione, sono avvenute direttamente nel fiume. Le fasi successive(sviluppo embrionale, larvale e crescita) sono avvenute nel centro ittico. La fecondazione artificiale sono avvenuti nei fiumi: Meschio e Livenza, ai confini occidentali della regione FVG, e fiume Ledra, nell'area centrale. Le prove, supportate dalle informazioni contenute in letteratura, hanno consentito di valutare la fase "maturativa" e l'ovulazione, di affinare le tecniche di spremitura, nonchè d'individuare l'alimentazione idonea alle fasi pre-svezzamento e allevamento fino allo stato giovanile. A proposito porto a conoscenza qui sotto il discorso fatto dal Prof. Emilio Tibaldi alla presentazione del Progetto Temolo in Friuli Venezia Giulia, tratto dal Notiziario d'informazione dell'Etp marzo 2008: "Uno dei problemi maggiori - ha spiegato il professor Emilio Tibaldi, del Dipartimento di scienze animali dell’Università di Udine - è legato all’individuazione di una dieta adatta alla crescita in cattività, in quanto quelle attualmente esistenti sul mercato non sono state pensate per un pesce tanto delicato ed esigente, tanto da provocare elevate percentuali di mortalità, oltre che malformazioni in molti esemplari sulle cui cause stiamo ancora indagando”. Da molti anni i vicini Sloveni hanno avviato progetti di allevamento in cattività del temolo, ma anche loro incontrano grandi difficoltà legate all’incapacità degli esemplari selvatici di adattarsi alla cattività, fattore che limita fortemente la possibilità di ottenere uova. Dušan Jesenšek, del Centro ittico di Tolmino, in Slovenia,con il quale l’Etp ha avviato una proficua attività di collaborazione e scambio di informazioni, ha confermato che, viste l’incapacità degli esemplari selvatici adulti di adattarsi all’ambiente artificiale qual è un allevamento,si sta cercando di far crescere in cattività esemplari con i quali allestire finalmente un parco riproduttori che permetta di ottenere buone quantità di uova fecondate. Bene! Anche questo scoglio è stato superato grazie alla conoscenza ed alle nuove soluzioni alimentare, che si basa principalmente sulla collaborazione tra gli allevatori e le Università ricercatrici. E' stato dimostrato che allevare in cattività questa specie ittica che cresce con la stessa velocità di quella che invece si trova nell'ambiente selvatico. Lo spirito di collaborazione e scambio di esperienze con i vicini Sloveni, della Ribiska Druzina di Tolmin, sta trovando concreta attuazione con lo scambio costante di esperienze e informazioni, coinvolgendo non soltanto i ricercatori, ma anche gli uomini che lavorano nei centri ittici del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia. L'Etp ha intrapreso con estrema convinzione questa strada che, dopo tre anni di duro lavoro, da parte dei volontari collaboratori ittici di Maniago(Pn)finalmente ieri 04/03/2010 i risultati si son fatti vedere. Al centro ittico Etp di Maniago, davanti alle autorità competenti dell'Ente e presente la Rai con il TG R del Friuli Venezia Giulia è avvenuta la prima spremitura, in anteprima in Italia, dei temoli nati in cattività. Erano presenti il presidente della Ribiska Druzina di Tolmino il sig. Lucijan Reiec e l'idrobiologo, nonchè l'artefice principale per le operazioni di spremitura il sig. Dusan Jesensek. Nel 2002 l'Associazione pescatori di Tolmino riuscì per la prima volta nella storia dell'allevamento di questa specie ittica, a spremere i riproduttori nati in cattività ed a conservarli. La qualità delle uova prodotte dalle femmine di prima spremitura era scadente e non utilizzabile; mentre di qualità eccellente si presentavano quelle di esemplari del quarto e del quinto anno di età. E' da considerasi ottima la qualità delle uova prodotte dalle femmine di temolo nel centro ittico di Maniago, dopo solo tre anni dall'inizio del progetto. Il sig. Dusan Jesensek, conosciuto in tutto il mondo per i suoi scritti sul tema, con il Sig. Gian Maria Sigalotti, il suo incarico in seno all'Etp, concerne la consulenza professionale su tutti gli aspetti tecnici ed organizzativi riguardanti la gestione degli impianti di allevamento ittico dell'Ente; consulenze specifiche nella pianificazione, gestione e controllo della produzione ittica; consulenza su aspetti zootecnici riferiti a selezioni, trasferimenti, piani alimentari delle specie ittiche allevate; stesura relazioni trimestrali su andamento e risultati della gestione, sono stati tra gli artefici per la buona riuscita del progetto marmorata. E' stata una gran giornata per me e per questo ne sono grato a Dino che ha voluto e preteso che fossi presente ad un evento così importante.

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