venerdì 12 febbraio 2010

Fly Box


















Ecco qua l'ennesima fly box pronta per l'apertura della pesca di fine marzo.
In questa fly box è raffigurata il ciclo vitale dei chironomidi.
CICLO BIOLOGICO
Il ciclo vitale è strettamente acquatico, ad eccezione di una specie di Orthocladiinae a vita terrestre.

UOVA
Le uova vengono deposte in una matrice gelatinosa in forma lineare o in masse circolari-cilindriche. La schiusa dipende dalla temperatura e dalle altre condizioni climatiche.

LARVA
Le larve hanno lunghezza variabile, che può arrivare fino ai 25-30 mm. Hanno colore variabile dal giallo al bruno fino al violetto o rosso in relazione alla presenza di emolinfa, contenente emoglobina.

Il corpo di forma cilindrica è suddiviso in 13 segmenti: 3 toracici e 10 addominali. Il primo segmento toracico e l'ultimo addominale portano coppie di speudopodi con uncini terminali. Ogni segmento è provvisto di caratteristici ciuffi di setole. Gli stadi larvali sono 4 per tutte le sottofamiglie, meno che per le Tanypodinae in cui gli stadi sono 5. I primi stadi sono planctonici e molto diversi dagli stadi finali. L'Assunzione di detriti e di diatomee dal fondo fornisce alle larve l'energia per il nuoto, la muta e lo spostamento verso la superficie. La larva diverterà matura quando non sarà più fotosensibile e potrà affacciarsi alla superficie dell'acqua. Le larve sono pigre, nuotano poco, preferiscono costruirsi una specie di abitacolo, tenuto insieme dalle secrezioni emesse dalle ghiandole salivari; amano i fondali delle acque purchè siano disponibili discrete quantità di ossigeno; si muovono per sfuggire ai predatori o per trovare un'adeguata sistemazione, quando le colonie sono sovrappopolate o per riccercare ambienti più ricchi di cibo e di ossigeno.

La specificità dei gruppi adattati a particolari situazioni ambientali ha permesso ad alcuni autori di classificare circa 80 specie in chiave di lettura di particolari condizioni ambientali, fornendo immediati riscontri di valutazioneecologica dell'habitat: I parametri scelti sono stati la temperatura, l'ossigeno, il pH, la concentrazione ionica, il tipo di acqua e il tipo di fondale. Le larve si sviluppano in un range di temperatura che va dai 4° ai 40° C, anche se le condizioni più favorevoli si trovano fra i 18° e i 25° C.

La temperatura ha un effetto diretto sulle attività metaboliche ed un effetto indiretto sulla qualità e sulla quantità del cibo: il tutto si traduce in tempi generazionali; infatti le uova non si schiudono sotto gli 8° C, impiegano 1-2 giorni a 22°/25° C, 7 giorni a 16° C, mentre occorrono 14 giorni per la schiusa ad una temperatura di 9°-10° C. Così lo sviluppo larvale, che a 15° C è di 20 giorni, si allunga di molto tra i 9° e i 15° C, si accorcia per le temperature da 15° a 28° C.

La temperatura condiziona i tempi, non la qualità dello sviluppo. Alle temperature polari, le poche specie adattate si costruiscono un bozzolo che protegge la larva dai danni di natura fisico-meccanica.

Le larve si cibano dei detriti di diatomee e di sostanze vegetali; tutte le specie sono fitofaghe, meno le Tanypodinae che sono carnivore faacoltative e si alimentano predando e succhiando.

L'alimentazione con macrofiti vegetali deve essere messa in relazione con la presenza nell'intestino di microorganismi simbionti, capaci di digerire il pasto vegetale. Particolarmente importante è la qualità dell'acqua: i Chironomidi tollerano un range di pH compreso fra 6,0-9,0; a pH inferiori al vallore di 5,5, molti animali acquatici (larve comprese) mostrano difficoltà nella regolazione del calcio, e sotto valori di 5 sfugge al controllo omeostatico anche il sodio. Ciò non toglie che alcune specie di Chironomidi, grazie all'effetto tamponante dell'emoglobina, possano vivere fino a valori di pH acquatici a partire da 2,8.

I Chironomidi vivono sia in acqua dolce , sia in acqua salina e specie particolarmente adattate, come Ch. Salinarius, tollerano ambienti clorurati fino al 40%.

PUPA
Anche le pupe sono pigre e, in genere, vivono da sedentarie; più libere e dotate di maggior moto sono le Tanypodinae. Caratteristiche formazioni della pupa sono gli organi respiratori a forma di cornetti o di ciuffi (Chironominae), lisci o ricoperti di peli o di spinule. La pupazione dura da poche ore a qualche giorno: la pupa matura si gonfia di aria e così trova la spinta verso la superficie dell'acqua, dv provvede ad una rapida emergenza anche per sfuggire ai predatori.

ADULTO
L'adulto emerge da una fessura dorsale della schiena della pupa e l'emergenza è un fenomeno non-casuale, randomizzato, ma sincrono e avviene in tempi ristretti: è tutta la colonia, che maturata nelle stesse condizioni, spicca il volo dopo pochi secondi. L'emergenza, quindi, è un fenomeno costante e ripetitivo di anno in anno in periodi molto limitati, almeno nelle zone temperate e subartiche; questa regola non è seguita nelle zone tropicali e nelle zone polari.

Nelle zone temperate i Chironomidi emergono al tramonto e, in ogni caso, in momenti di scarsa luminosità. Le poche specie biannuali hanno un'emergenza in giugno ed in agosto. La causa scatenante l'emergenza è stata ipotizzata dai diversi autori nel cambio repentino della temperatura, nella nuova disponibilità di ossigeno, in un pasto abbaondante di diatomee da parte delle pupe o, addirittura, nel moto della marea relativo ai cicli lunari.

Il volo degli adulti è di 3 tipi: 1) il volo dello sfarfallamento, limitato, fuori del vento, evitando accuratamente il sole e il caldo; 2) il volo dello sciame, crepuscolare, con sciami formati essenzialmente dai maschi, che si aggregano, richiamati dal rumore dello sciame stesso; 3) il volo della femmina che va a deporre: dopo l'accoppiamento, completato in volo con il partner scelto, la femmina si allontana dallo sciame e si dirige verso ambienti acquatici e l'ovodeposizione si completa nel giro di 20-30 minuti. L'ovodeposizione può ripetersi anche 2-3 volte da parte di una stessa femmina feconda.

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