domenica 2 gennaio 2011
Speranze e sogni per la stagione di pesca 2011
Anno nuovo vita nuova. Comincia un nuovo anno ed è naturale fare progetti, porsi obiettivi, sperare o sognare di vivere 365 giorni migliori di quelli che ci siamo lasciati alle spalle o, per chi ha avuto un anno "sì", di superarlo o almeno di ripeterlo. E' naturale, fa parte della vita. La domanda nel caso specifico mio, è cosa mi propongo come Pescatore a Mosca per la prossima stagione che sta per cominciare. Cosa spero, quali sono i miei sogni.
Cosa mi propongo per la prossima stagione di pesca:
In primis: Attesa fiduciosa di un futuro positivo e, in particolare che possa rimanere in buona salute il più a lungo possibile e poi vorrei fare solo quello che mi piace e in cui credo davvero ed in questo momento il perfezionamento della pesca con la ninfa è quello che mi assilla di più.
Cosa spero:
In una evoluzione sempre più sensibile verso l’ambiente del pescatore moderno, le nostre ricchezze ambientali e il patrimonio ittico non sono risorse infinite, non oggi che il potere distruttivo della forte antropizzazione, dell’inquinamento e del bracconaggio o meglio dire, dalla disonestà di qualche pescatore, assorbono più pesce di quanto si può rigenerare spontaneamente.
La morale del catch and relase, della compatibilità ambientale del moderno pescatore sportivo di fatto può sembrare un ipocrisia se poi non ci rendiamo conto che qualche quintale di pesce a stagione, che per noi è moltissimo, vengono trafugati con scopi anche commerciali dai nostri fiumi o uccisi colpendo l’acqua: chi tutela, venera e rilascia la sua cattura, non può non reagire ai crimini che minacciano il futuro della nostra risorsa…
Il sogno:
Chi non ha sogni nel cassetto?
Tutti noi ne abbiamo, chi più e chi meno, i sogni sono qualcosa di stupendo, qualcosa che ci da in qualche modo speranza e forza, anche se essi sono spesso di difficile realizzazione, talvolta sembrano impossibili da realizzare; ma noi continuiamo a sognare e qualche volta siamo premiati e il sogno si avvera, altre volte rimane un sogno nel cassetto da rispolverare di tanto in tanto per mantenere viva la speranza nel domani.
Alcuni sogni:
Regione ricca di montagne boscose e solcate da fiumi e spumeggianti torrenti e caratterizzata da una costa oceanica tormentata da isole ed insenature, la British Columbia è costretta proprio dalla sua stessa natura ad essere un punto di riferimento per tutti gli appassionati di pesca del mondo.
Per le bellezze naturali, la qualità della pesca, gli spazi e le solitudini, la Patagonia è una di quelle mete dove, come un musulmano alla Mecca, un pescatore a mosca deve andare almeno una volta nella vita. Affrontare un simile viaggio solo per pescare trote marron (fario) e arco iris (iridee.)
Un'altro viaggio in Lapponia Svedese, conoscendo l'ambiente, sarebbe un'avventura indimenticabile.............
La realtà invece mi porterà a fare un lungo viaggio di pesca nell'Ex Jugoslavia nel mese di maggio.
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