martedì 16 marzo 2010
Flymphs e Soft Hackles
Soft Hackle: La Yellow
Amo: 14-16
Filo: Giallo pallido
Corpo: Filo di montaggio
Torace: Dubbing oliva
Hackle: Piuma petto di germano femmina
Flymph: March Brown
Amo: 12-14-16
Filo: Marrone
Code: Fagiano
Corpo: Lepre
Rib: Tinsel argento piatto
Hackle: Pernice
Flymph: La Nera
Amo: 12-14-16
Filo: Nero
Coda: Gallina nera
Corpo: Filo di montaggio
Rib: Tinsel tondo argento
Torace: Dubbing di opossum nero
Hackle: Gallina grigia
Soft Hackle: Tup's
Amo: 14-16-18
Filo: Nero
Corpo: Tinsel oro piatto
Torace: Dubbing lepre rosa
Hackle: Starna
P&P Mosca di Enzo Bortolani
Amo: 12-14
Filo: Nero
Corpo: Piuma del fianco del germano femmina
Hackles 2: Germano femmina-Pernice
SARA Mosca di Pierluigi Zanin
Amo: 14-16-18
Filo: Nero
Coda: Fagiano o Pernice
Addome: 1-1,5 mm. di Tinsel tondo argento
Torace: Dubbing di montone scuro
Hackle: Pernice
Pescare a mosca in torrente con i primi sfarfallamenti con acque alte ad inizio di stagione per gli amanti della secca è un po' difficile per l'attività del pesce che non disdegna insetti a mezz'acqua o appena sotto la superficie.
E' però possibile scegliere delle mosche capaci di catturare sia in galleggiamento parziale appena sotto il pelo dell'acqua, oppure trascinate in profondità.
Stiamo parlando della mosca sommersa.
Le mosche sommerse si dividono in tre grandi categorie: le sommerse alate tradizionali, le sommerse senza ali o flymphs e le soft hackle, equivalenti ai nostri spider. Si possono utilizzare singole o in un treno di due o più artificiali, con la stessa attrezzatura usata per la mosca secca.
Prendiamo in considerazione le Flymphs e le Soft Hackle.
L'efficacia delle flymphs è basata sul modo in cui è costruito il corpo che è costituito interamente da pelo naturale, il corpo di questi artificiali, una volta bagnato, trattiene minuscole bolle d'aria che gli conferiscono una traslucentezza difficimente ottenibile in un'altro modo, in queste imitazioni l'hackle giuoca un ruolo meno importante che nelle soft hackle.
Grazie a questo particolare, sono perfette per imitare le pupe di tricottero in procinto di emergere.
Le soft hackle o spider hanno il loro elemento essenziale nella hackle. Una volta montate conferiscono alla mosca una parvenza di vita, in acqua infatti le sottili fibre si muovono in un modo incredibilmente naturale e a ciò è dovuta gran parte della loro efficacia. Queste mosche imitano le pupe di tricottero, le effimere allo stadio dun, spinner e spent, le stonfly e i terrestrial. Sono tutti insetti che , trascinati dall'acqua, assumono una forma di sottile con solo poche appendici che si muovono nella corrente: zampette e ali.
Pe questo è importante costruire queste imitazioni con poco materiale.
sabato 13 marzo 2010
G. Loomis StreamDance 9' #5 4pz.
Avevo la necessità di comperare una canna di 9' #4/5 per 4 pz., quelle che ho sono tutte di tre pezzi. L'unica a 4 elementi della mia flotta di canne è una G.Loomis IMX 9'#6.
Dicevo, che andavo in cerca di una 4 pz. e possibilmente d'occasione, questo per limitare i costi, per il semplice motivo che le dimensioni delle 4 pz. mi stanno dentro alla borsa-valigia.
Io, Egidio, Giovanni e Dino abbiamo in programma un viaggio di pesca a giugno in Lapponia Svedese organizzato dall'agenzia dell'amico Aldo Silva. Girovagando via on-line nei mercatini dei forum di pesca, ho notato una G.Loomis StreamDance Metolius 9'#5 per 4 pz., ad un prezzo veramente conveniente. Il proprietario, un noto garista di fama internazionale, fa parte della nazionale Italiana di pesca a mosca, da anni non la usava e sono state pochissime le volte che l'ha messa in opera(5 o 6 volte). La canna è perfetta non ha un graffio, solamente il sughero del manico è un po' sporco, ma su suggerimento di Stefano(Sagola)il boss del sito www.tightlines.it, con uno straccio imbevuto di alcol ed un'energica stropicciata, l'impugnatura è tornata nuova.
Su internet ho trovato questa recensione:
- Questa era considerata il cavallo di battaglia della nuova serie StreamDance, il Metolius era l'esemplare della dedizione di G. Loomis' nella creazione di canne con azioni specifiche che era ideale per i piccoli corsi d'acqua, dove la precisione è tutto. E' moderatamente rigida con l'azione ad alta velocità.
Il Metolius era la gamma più economica della serie StreaDance. In via preliminare, sono rimasto impressionato dal momento in cui ho preso in mano questa bellezza. Tra l'altro, la foderina e il tubo portacanna è lo stesso di quello per il suo fratello più grande, il GLX. Che può essere una cosa da poco per alcuni, ma per me, è una gran cosa. Troppo spesso ho visto canne di gamma della serie economica vendute senza portacanna e foderina.
La serie Metolius ha la stessa forma e la finitura come GLX. Si tratta, senza dubbio, una canna molto carina.
Metolius Streamdance è stata sostituita dalla serie East Fork. La descrizione East Fork nel catalogo suona un po 'come il Metolius.-
Fra pochi giorni, la verità sul fiume, l'ho provata in giardino con coda 5 WF e 6 WF mi sono trovato subito bene, carica bene e ha un'azione veloce, ideale per la pesca che intendo fare, in breve: un mix vincente di resistenza, leggerezza ed eleganza
lunedì 8 marzo 2010
28/03/2010 Si apre in Friuli
Il 28 marzo apre la stagione piscatoria in Friuli, un parco di acque meraviglioso e capace di dare soddisfazioni immaginabili per chi ama la pesca con la tecnica della mosca. Il Friuli è il regno della pesca con esche artificiali.
L'Isonzo, il Resia, il Tagliamento, il Varmo, il Natisone, lo Stella, il Livenza, il Meduna, il Noncello, il Cellina, il Torre, i suoi laghetti prealpini e le decine di sorgive con l'infinito numero di vivaci roggette sparse un po' dappertutto con generosità e regolarità quasi studiata a ricoprire fittamente l'intero territorio fanno si che questa Regione possa offrire ben oltre 2000 Km. di acque interne popolate da ogni specie di fauna ittica.
Il tutto viene gestito direttamente dai pescatori tramite l'Ente Tutela Pesca, che provvede costantemente alla salvaguardia di tale patrimonio con analisi periodiche delle acque, con costanti ripopolamenti sia con materiale autoctono di prelievo che tramite gli allevamenti ittici e sempre sotto il diretto controllo di un proprio Centro Idrobiologico che pratica varie attività di ricerca a livello europeo.
Sono ricordi le vecchie gestioni dell'Etp, dove , tra alti e bassi, critiche e bei discorsi, semmine a tonnellate su richiesta del "Pronto Cattura" dell'ultima domenica di marzo, per soddisfare la vecchia e sinora inestirpabile mentalità del "più si semina più si pesca",con la trasformazione dei nostri fiumi in luoghi di pesca al pesce-pollo , pesca attuabile solo nei momenti immediatamente seguenti la semina con la poco edificante processione di pescatori al seguito del camion che porta il pesce.
Invece il vento è girato da molti anni da questa parte, il serio impegno per affrontare una nuova e costruttiva gestione finalmente ha dato i suoi frutti.
Gli uomini ci sono, la buona volontà c'è sempre stata: HA FATTO SEMPRE ACQUA la buona fede di chi CRITICAVA e se ne andava a pescare altrettante "galline o polli" a pagamento all'estero a suon di Marchi allora e di Euro adesso e con la coscienza tranquilla.
La rigorosità necessaria nella condotta della gestione delle acque trova alcune categorie di pescatori mal disposti ad accettare delle regole di comportamento atte a garantire una maggior sopravvivenza al pesce da rilasciare, l'immissione eccessiva è controproducente e quello di pesce di misura legale per la pronta pesca è assolutamente contraria al ripopolamento.
Non è stato proprio tanto facile, ed in particolare da parte dei responsabili dell'Etp - data la chiara, inizialmente, impopolarità delle scelte che si andavano ad operare. Perchè di una piccola rivoluzione si trattava e si tratta. E' stato un grande passo nel futuro di questa Regione sin troppo additata come ultimo Paradiso per pescatori, ed ultimammente un po' simile a Purgatorio.
Per il 2010 è da evidenziare l'aumento dei Regimi Particolari e della chiusura della stagione il 31/10/2010 anche per le zone No Kill.
Scelte impopolari da parte di chi intende la pesca sportiva con la "sporta"(carniere), chi intende la pesca con le gare su acque pregiate, chi è contrario al progetto marmorata, alle zone di Regimi Particolare, alle zone No Kill, al campo fisso di gara, contro chi pratica la pesca a mosca, alla misura e alla quantità di pesce da trattenere e per finire il costo della licenza : 50 Euro per tutte le acque della Regione, da Tarvisio a Lignano e da Forni Avoltri a Trieste.
Insomma c'è sempre qualcuno che non gli va bene un bel niente!!
Sarebbe un sogno l'assistere al rilascio di una bella cattura in zona libera da vincoli da altri pescatori con tecniche diverse, creasse una moda: se ne vedono tante di peggiori.
E per finire, una citazione che non centra una bella mazza con la pesca, ma volevo farlo per mettere in risalto l'ambiente e la gente che vive in questa Regione:
L'incantevole e fatato verde di montagne e vallette, la dolcezza delle colline punteggiate da una miriade di paesini laboriosi e puliti, la vastissima sua pianura aperta sul mare e fittamente solcata da corsi incredibilmente ancora limpidi e pescosi, l'inimitabile prodotto dei suoi vigneti, fanno di questa generosa terra: - Compendio dell'Universo.- Ippolito Nievo
Ogni angolo di questo "incrocio stradale" della Storia d'Europa testimonia gli eventi che hanno interessato la Penisola itallica dall'Epoca Romana alle Invasioni dei Barbari e alla Grande Guerra, forse a causa di tante sofferenze, ne è uscito un popolo forte, paziente e generoso, sempre pronto all'ospitallità, all'amicizia e all'allegria.
giovedì 4 marzo 2010
Progetto Temolo: Prima spremitura di temoli nati in cattività
Centro Ittico Ente Tutela Pesca a Maniago(PN) Dusan Jesensek con Dino, dietro Lucijan Reiec presidente della Ribiska Druzina di Tolmino Temoli narcotizzati con sostanze naturali pronti per la spremitura Dusan Jesensek in spremitura Uova di qualità eccellente Dopo le femmine tocca ai maschi Gian Maria Sigalotti con la piuma di tacchino adagia le uova fecondate in incubatoio Uova fecondate poste in incubatoio in dolce attesa Dino con un collaboratore ittico di Maniago, davvero professionali e impagabili. Dino in mezzo a due mostri sacri a sx Gian Maria Sigalotti e a dx Dusan Jesensek
Il temolo(Thymallus thymallus)adriatico o padano e conosciuto come pinna blu che, secondo i risultati di ricerche genetiche, si differenzia per alcune caratteristiche dal temolo del bacino idrografico del Danubio, per la sua riproduzione in cattività presenta ostacoli complicati e molto ardui da superare. Le varie prove effettuate finora hanno dimostrato come la cattura e la successiva stabulazione in impianti - pure dotati di ottime caratteristiche per quanto concerne acqua, mangime e vasche - e nonostante ogni accorgimento preso per limitare le manipolazioni e altri stress, comportino un repentino crollo percentuale delle uova fecondabili. La grande sfida che si è proposto l'Ente Tutela Pesca nel caso di questa specie, non sta solo nel garantire la sua purezza genetica, quanto nel riuscire a superare quei fattori critici e di garantire la riproduzione in ambito artificiale. L'obbiettivo che l'Ente si è prefissata è di partire da uova di esemplari selvatici per ottenere una prima linea di temoli da accrescere nei suoi allevamenti fino a farli diventare riproduttori con i quali dare finalmente avvio alla produzione su larga scala. Il centro ittico Etp di Maniago(Pn), ha ottenuto la certificazione sanitaria di zona indenne, grazie anche all'utilizzo delle eccellenti acque del torrente Colvera. La ricerca, il controllo dei riproduttori, la spremitura e la fecondazione, sono avvenute direttamente nel fiume. Le fasi successive(sviluppo embrionale, larvale e crescita) sono avvenute nel centro ittico. La fecondazione artificiale sono avvenuti nei fiumi: Meschio e Livenza, ai confini occidentali della regione FVG, e fiume Ledra, nell'area centrale. Le prove, supportate dalle informazioni contenute in letteratura, hanno consentito di valutare la fase "maturativa" e l'ovulazione, di affinare le tecniche di spremitura, nonchè d'individuare l'alimentazione idonea alle fasi pre-svezzamento e allevamento fino allo stato giovanile. A proposito porto a conoscenza qui sotto il discorso fatto dal Prof. Emilio Tibaldi alla presentazione del Progetto Temolo in Friuli Venezia Giulia, tratto dal Notiziario d'informazione dell'Etp marzo 2008: "Uno dei problemi maggiori - ha spiegato il professor Emilio Tibaldi, del Dipartimento di scienze animali dell’Università di Udine - è legato all’individuazione di una dieta adatta alla crescita in cattività, in quanto quelle attualmente esistenti sul mercato non sono state pensate per un pesce tanto delicato ed esigente, tanto da provocare elevate percentuali di mortalità, oltre che malformazioni in molti esemplari sulle cui cause stiamo ancora indagando”. Da molti anni i vicini Sloveni hanno avviato progetti di allevamento in cattività del temolo, ma anche loro incontrano grandi difficoltà legate all’incapacità degli esemplari selvatici di adattarsi alla cattività, fattore che limita fortemente la possibilità di ottenere uova. Dušan Jesenšek, del Centro ittico di Tolmino, in Slovenia,con il quale l’Etp ha avviato una proficua attività di collaborazione e scambio di informazioni, ha confermato che, viste l’incapacità degli esemplari selvatici adulti di adattarsi all’ambiente artificiale qual è un allevamento,si sta cercando di far crescere in cattività esemplari con i quali allestire finalmente un parco riproduttori che permetta di ottenere buone quantità di uova fecondate. Bene! Anche questo scoglio è stato superato grazie alla conoscenza ed alle nuove soluzioni alimentare, che si basa principalmente sulla collaborazione tra gli allevatori e le Università ricercatrici. E' stato dimostrato che allevare in cattività questa specie ittica che cresce con la stessa velocità di quella che invece si trova nell'ambiente selvatico. Lo spirito di collaborazione e scambio di esperienze con i vicini Sloveni, della Ribiska Druzina di Tolmin, sta trovando concreta attuazione con lo scambio costante di esperienze e informazioni, coinvolgendo non soltanto i ricercatori, ma anche gli uomini che lavorano nei centri ittici del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia. L'Etp ha intrapreso con estrema convinzione questa strada che, dopo tre anni di duro lavoro, da parte dei volontari collaboratori ittici di Maniago(Pn)finalmente ieri 04/03/2010 i risultati si son fatti vedere. Al centro ittico Etp di Maniago, davanti alle autorità competenti dell'Ente e presente la Rai con il TG R del Friuli Venezia Giulia è avvenuta la prima spremitura, in anteprima in Italia, dei temoli nati in cattività. Erano presenti il presidente della Ribiska Druzina di Tolmino il sig. Lucijan Reiec e l'idrobiologo, nonchè l'artefice principale per le operazioni di spremitura il sig. Dusan Jesensek. Nel 2002 l'Associazione pescatori di Tolmino riuscì per la prima volta nella storia dell'allevamento di questa specie ittica, a spremere i riproduttori nati in cattività ed a conservarli. La qualità delle uova prodotte dalle femmine di prima spremitura era scadente e non utilizzabile; mentre di qualità eccellente si presentavano quelle di esemplari del quarto e del quinto anno di età. E' da considerasi ottima la qualità delle uova prodotte dalle femmine di temolo nel centro ittico di Maniago, dopo solo tre anni dall'inizio del progetto. Il sig. Dusan Jesensek, conosciuto in tutto il mondo per i suoi scritti sul tema, con il Sig. Gian Maria Sigalotti, il suo incarico in seno all'Etp, concerne la consulenza professionale su tutti gli aspetti tecnici ed organizzativi riguardanti la gestione degli impianti di allevamento ittico dell'Ente; consulenze specifiche nella pianificazione, gestione e controllo della produzione ittica; consulenza su aspetti zootecnici riferiti a selezioni, trasferimenti, piani alimentari delle specie ittiche allevate; stesura relazioni trimestrali su andamento e risultati della gestione, sono stati tra gli artefici per la buona riuscita del progetto marmorata. E' stata una gran giornata per me e per questo ne sono grato a Dino che ha voluto e preteso che fossi presente ad un evento così importante.
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