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sabato 18 dicembre 2010
mercoledì 15 dicembre 2010
Anno 2010 : bilancio di una stagione di pesca a mosca
Questo è stato un anno fantastico per la mia tecnica di pesca. Ho avuto l'opportunità di pescare con gente nuova e in alcuni posti nuovi, sempre in zone NK e Catch & Release(Ciapa e Mola) . Ho iniziato il mio anno nel mese di aprile, sul canale di Gronda e finito sul lago di Cordovado a pesca di carpe nel mese di novembre. In particolare quest'anno è da ricordare l'avventura fatta in Lapponia Svedese e la messa in pratica la tecnica di pesca con la ninfa.
Gennaio/Febbraio/Marzo, niente da segnalare, attività di pesca zero! Tanta costruzione e fiere da visitare, da evidenziare la mia presenza e di Dino alla prima spremitura di temoli pinna blu nati in cattività nel centro ittico sperimentale dell'E.T.P. di Maniago(PN)
Fiera a Vicenza con Palù e Egidio
Spremitura temoli pinna blu al Centro Ittico di Maniago
Aprile è stato il tempo per le trote, il canale di Gronda, il Varmo e la Roggia di Gleris sono stati i corsi d'acqua dove assieme a Egidio e Giovanni abbiamo dato il meglio di noi, belle catture fario in particolare, sopratutto a secca con il plumin del norio. Lo svantaggio è stato il tempo imprevedibile normalmente accompagnato da piogge e forti venti.
Roggia di Gleris
Fario della Roggia di Gleris
Maggio è stato il mese, come sempre da moltissimi anni da questa parte, dell'avventura nell'ex Jugoslavia, in particolare in Gacka, io e Egidio e alle sorgenti del fiume Kupa assieme a Giovanni e Dino. In Gacka ci siamo veramente divertiti, mentre in Kupa abbiamo trovato i livelli bassi e il costo del permesso aumentato. Comunque i temoli erano presenti numerosi.
Il Gacka
Trota del Gacka
Giugno è stato il mese della svolta, per la prima volta noi quattro abbiamo preso l'aereo per andare a pescare. La Lapponia svedese rimmarrà sempre un ricordo indelebile nella nostra mente. Grandi spazi con fiumi e laghi imballati di pesce e poi...finalmente la pesca con la ninfa.
Dino alle prese con un temolo artico
Temolo artico
Luglio/Agosto a temoli in Meduna, in Cellina e a Perarolo in Piave, due capatine da Josip alle sorgenti del Kupa. Una gradita sorpresa è stato il Meduna a monte del ponte sulla statale 13 Pontebbana, c'è ancora qualche temolo.
Con il Meni e Alessandro ci siamo dati d'affare a carpe al lago di Cordovado.
Cellina a Barcis
In Meduna
Giovanni impegnato a rilasciare un temolo del Piave
Alessandro con una bella carpa al lago di Cordovado
Il Meni con la sua cattura
Settembre/Ottobre dedicato solamente al temolo, il Resia, di nuovo il Kupa, a Perarolo sul Piave e per finire in bellezza il Baca e il Soca con la presenza di Dino e del Meni, il quale ha catturato una marmorata da sogno con l'esca principe.
In Kupa chiodini e....
...........Temoli
In Resia
Una marmoratina
In Baca
In Soca
Il Meni con la "sua" marmorata
Novembre solamente a carpe assieme al Meni ed Alessandro.
Il Meni in ferrata
I 9 Kg. di pesce gatto americano di Alessandro
Una mia ferrata
Una delle ultime catture della stagione
Egidio è dalla nostra avventura in Lapponia che non pesca, causa i suoi malanni fisici che lo stanno tormentando, ma è sulla via della guarigione e per l'apertura della nuova stagione le probabilità di vederlo con la canna in mano sono altissime.
Dai "vecju" vogliamo rivederti così
Pochi acquisti ma di qualità, waders con la cerniera, forse il più bell'acquisto, poi due canne, una Loomis StreamDance 9' #5 in 4 pz. per il viaggio in Lapponia e la Greys Streamflex per la pesca a ninfa 10' #4 in 4 pz.
La Loomis StreamDance 9' #5
La Greys Streamflex 10' #4
Pier in azione sul Varmo con la sua Greys
Una bella fario del Varmo catturata da Pier con la Greys
Dal ritorno dalla Svezia non ho più pescato a secca, mi sono dato anima e corpo alla ninfa e di conseguenza da novembre fino ad ora il mio tempo di costruzione
è dedicato a completare alcune fly box con questo artificiale.
Una fly box completata
Qualunque è sempre da ricordate che molti fattori influenzano la buona riuscita in una giornata di pesca. . Sia le temperature dell'aria e dell'acqua, i livelli di acqua, vento, la predazione naturale, disponibilità di cibo, e l'equilibrio delle specie in un corso d'acqua può cambiare molto, anche all'interno di una singola stagione.
A conclusione, da parte mia è stata una grande stagione di pesca, in particolare vi posso dire che è stata una mezza stagione di apprendimento per la tecnica di pesca con la ninfa.
Alla prossima!!!
sabato 4 dicembre 2010
La mia tana
Come farei senza una stanza tutta per me?!Vi presento il mio laboratorio, piccolo ma funzionale, tutto racchiuso in meno di 7 mq.
E' lui il colpevole!!
Quello che mi tiene impegnato tutti i giorni e quindi lontano dal BLOG.............
In questi giorni si produce come matti per essere pronti per la stagione nuova e in ogni angolo del mio tavolo di costruzione è parcheggiato tutto e di più.
Alcune immagini:
giovedì 2 dicembre 2010
Microninfe
La pesca con la ninfa è conosciuta come la miglior tecnica per catturare un pesce, anche se a volte le cosidette mosche secche si rivelano superiori. In ogni modo, chi pesca a ninfa a lungo andare ottiene sicuramente un risultato superiore. E' inoltre risaputo che, anche in condizioni normali, le trote e i temoli si alimentano con percentuale dell'ottanta per cento sotto la superficie.
Analizzando il contenuto stomacale di un salmonide, si potrà notare che per la maggior parte è composto di piccole e piccolissime ninfe imitabili su ami del 16 al 22 circa, come effimere(baetis), caddis, piccole stone fly ecc. ecc. La loro presenza massiccia diventa significativa ai fini della dieta dei salmonidi. E' importante quindi, è la conoscenza entomologica degli ambienti frequentati, che si acquisisce solo con la frequenza e l'esperienza, girando sassi e ciottoli dei torrenti. Sicuramente è più semplice e più costruttivo che cercare l'imitazione giusta provando tutte quelle che sono all'interno delle nostre fly box.
In linea generale, comunque, avere anche una piccola "infarinatura" generica di entomologia consentirà di sapere quali insetti siano attivi in un determinato periodo e sarà così semplice trovarne l'imitazione esatta.
La ricerca degli insetti girando sassi e ciottoli l'ho sempre fatto anche quando pescavo solamente a secca, ora che mi sono dedicato anima e corpo per la ninfa le mie attenzioni nei confronti di questi animaletti si sono notevolmente estese.
Ma perchè le microninfe?
Perchè dalla prossima stagione voglio praticare la ninfa a vista, terminali lunghi e ninfe piccolissime su fiumi tipo Varmo. Questa tecnica è tanto cara ai nostri cugini francesi che li ha portati ad essere i migliori al mondo. Le ninfe devono essere di dimensioni molto simili alle ninfe vere presenti, avere una velocità di affondamento adeguato alla postazione del pesce.
Mi rendo conto che non sarà facile però grazie alla mia fede incrollabile e con l'aiuto dell'amico Meni penso che sia una cosa fattibile.
Ecco alcune immagini di ninfette, con e senza bead della fly box che sto per terminare, ami dal 16 al 20, bead in tungsteno diametro #2/#2,5 colori: gold, silver, black, copper, nichel, chartreuse, orange ecc.ecc.:
Ninfe
Ninfe con Bead in Tungsteno
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