giovedì 22 aprile 2010

A pesca nel RP 2 - La roggia di Gleris-





ART. 13 - REGIMI PARTICOLARI DI PESCA(tabelle nere)
Per l’anno 2010 sono vigenti nelle acque interne del Friuli Venezia Giulia i Regimi particolari di pesca, sotto elencati con indicate le modalità di esercizio della pesca.
RP 2)
Catture giornaliere: non più di 3 (tre) esemplari, tra salmonidi e timallidi. L’attività di pesca dovrà interrompersi al trattenimento del terzo esemplare tra salmonidi e timallidi.
Catture e misure minime pescabili:
n. 1
Temolo
cm 40
n. 1
Trota Marmorata ed ibridi
cm 40
n. 2
Trote Fario
cm 35
n. 3
Trote Iridee
cm 22
Esche consentite: solo quelle artificiali con amo singolo (amo ad una sola punta) privo di ardiglione o con ardiglione perfettamente schiacciato.

Attrezzi:
- una canna con o senza mulinello.
Divieti:
- vietata la pesca con l’ausilio dei natanti.
- vietate le gare di pesca.
COLLEGIO 3 - Pordenone -
Fiume MEDUNA nei comuni di Zoppola e Cordenons: da 200 m a monte con rio Viasiol a 400 m. a valle ponte ferroviario con deroga di chiusura al 31 ottobre.
COLLEGIO 7 - San Vito al Tagliamento -
Roggia di GLERIS, dal ponte della Ferrovia alla confluenza con la roggia Versa-Lemene.
Fiume SESTIAN dalla presa al termine di Via Fontane in Loc.tà Vissignano alla cascata presso confluenza con parallelo via Verdi in comune di Sesto al Reghena.
COLLEGIO 13 - Cividale del Friuli -
Torrente JUDRIO, dalla confluenza rio Glaboscak a 1000 m a valle abitato di Podreska.

La roggia di Gleris fa parte del bacino del fiume Lemene ha un breve percorso e poi confluisce a valle di Bagnarola nel Lemene.



Il tratto da Regime Particolare è lungo si e no due Km e largo dai 4 ai 5 m., l'ultimo tratto del regime è stato modificato, mentre a monte del vecchio molino ha ancora il corso naturale con la tipica vegetazione riparia delle rogge. E' RP di lunga data uno dei pochi che si trova nel collegio n. 7 (S.Vito al Tag.to).
Come i NK il corso d'acqua è stato rigorosamente ripopolato con trote fario, trote che con l'abbondanza di insetti hanno un'accrescimeto davvero sbalorditivo.
L'anno scorso mi sono imbattuto con una nutria non per niente spaventata continuava a mangiare mentre la fotografavo e pure quest'anno nello stesso posto era li intenta a far qualcosa. La nutria è un roditore di grossa taglia molto simile al castoro, da cui si differenzia per le minori dimensioni e per la forma della coda (cilindrica nella nutria, piatta nel castoro). Il corpo, lungo intorno a 60 cm, è tozzo e ricoperto da una fitta pelliccia di colore uniformemente marrone scuro, ad eccezione della regione ventrale che è leggermente più chiara. Il peso è compreso tra 5 e 10 kg.e le dimensioni del maschio sono maggiori di quelle della femmina.
A differenza del ratto, con cui viene talvolta confusa, la nutria è un animale prettamente erbivoro: la sua dieta si basa prevalentemente su alghe e piante acquatiche ma in caso di necessità si nutre di qualunque vegetale, comprese le specie coltivate (p.es. mais e barbabietola da zucchero.


Presentato il corso d'acqua e i suoi abitanti eccoci alla giornata di pesca.
Con Egidio, Giovanni era a pesca in Austria da Gargantini , abbiamo deciso di passare il pomeriggio con la canna in mano. Giornata di sole con un vento fastidioso , ma fiduciosi che con l'andar avanti delle ore la forza del vento andava a diminuire.
Pesca a risalire e in secca, schiuse di piccole sedge nere e qualche effimera , poca attività in acqua, ma qualche bollatina si vedeva. Con le follate di vento era difficoltoso fare una posa decente, molti ingarbugli con il tip, ma alla prima occasione buona, quando il vento cessò di colpo per un attimo la posa in acqua della mia imitazione, uno spider tutto nero, risultò perfetta ed una bella fario in pochi minuti era a riva con l'aiuto del guadino foto di rito, rimessa in acqua con le dovute maniere e via di nuovo a lanciare su altre bollate più a monte.






Amo: Pozò 206 16 Nero
Filo: Nero
Corpo: Filo di montaggio
Torace: Fibre di CdC naturale
Hackle: Gallina nera

Egidio anche lui era in difficoltà con il vento e l'attività delle trote in superficie era cessata, ma nonostante tutto avevamo fiducia. Verso sera una schiusa di sedgerine nere e con il vento che man mano perdeva la sua forza, le trote erano tornate in attività frenetica.
Sempre con la stessa mosca riuscii ad agganciare un'altra fario:



Altre due non sono riuscito a guadinarle.
Anche Egidio alla fine è riuscito a prendere una bella fario, e che fario un maschio veramente over. Mi sento in colpa per non aver fotografato quel bellissimo esemplare, mi sono veramente dimenticato di farlo.
Di nuovo il vento che si alzava e per noi due la mezza giornata di pesca finiva li. A conclusione, quelle poche ore con la canna in mano sulla roggia di Gleris poteva essere migliore se le condizioni del tempo ce lo permettevano, da riprovare.

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