lunedì 23 novembre 2009
Una mezza giornata di pesca al lago
La mosca pane "breadfly"
1. tagliare 30 cm. di nylon dello 0.30 e fare un cappio ad una estremità.
2. tagliare due pezzetti da 2 cm. circa di yarn bianco, infilarli nel cappio e
stringere.
3. infilare l'altra estremità del nylon tagliato allo step 1 nell'occhiello al
contrario in modo da far scorrere il nylon e posizionare il ciuffo di yarn
vicino alla curvatura dell'amo.
4. a questo punto avrete in linea il ciuffo di yarn, l'amo e la rimanenza del
nylon che passa all'interno dell'occhiello.
5. avvolgere la rimanenza del nylon intorno al gambo dell'amo fino all'inizio
della curvatura, si devono avvolgere gambo e nylon che tiene il ciuffo bianco.
6. passare il nylon nell'occhiello come al punto 3.
Foto e descrizione sono state copiate dal sito: www.associazioneilbersagliere.it
Pier, ci ha preso gusto è diventato come il Meni, gli piace molto la pesca alternativa in lago in questo periodo, quando la pesca nei fiumi è chiusa.
Ha insistito perchè ci vada assieme all'amico Egidio a provare l'emozione di una cattura come la carpa nel laghetto a pagamento di Suzzolins, una frazioncina subito dopo il paese di Cordovado sulla strada che porta a Teglio Veneto.
Armati di canne da 10' #6, mulinelli contenenti code del 6 e terminali sui 3 m. con tip dello 0.20, tutto questo materiale deriva da due kit per la pesca a mosca che la Decathlon ha in vendita e che io e Egidio abbiamo acquistato per pochi eurini circa un anno fa, in un giorno che non avevamo un c...o da fare se non andare in giro per i centri commerciali.
Con mezzo sacco di pane vecchio, abbiamo raggiunto Pier che stava già pescando ed aveva già spiaggiato una carpa di discrete dimensioni, ci siamo posizionati vicino a lui e con molta gentilezza ci ha spiegato e fatto vedere come si costruisce una mosca pane(breadfly).
Preparato l'esca abbiamo incominciato a pasturare con il pane e con il granoturco,quello confezionato in barattoli, in vendita sul barcone(un ex vaporetto veneziano) adibito come bar e negozietto per la pesca da parte del proprietario del lago, il luogo dove le carpe stazionano di solito.
Quando tutto era pronto finalmente io e il vecju abbiamo iniziato ad lanciare la coda con la mosca pane sul luogo della pasturazione. Al secondo lancio dopo pochi minuti la mia coda si tese di scatto e io per istinto ferrai di colpo.
Capii subito che si trattava di una carpa di peso dal fatto che la canna si era piegata in un semicerchio molto pericoloso, temevo che si spezzasse alla base con il manico, decisi di posizionare la mano sx sul primo anello in modo di controllare lo sforzo della canna dalle picchiate del pesce. Cosa pensavo in quei momenti: solamente alla resistenza della canna, all'efficacia del mulinello e alla legatura del terminale con la mosca pane.
Alla fine dopo una quindicina di minuti sono riuscito grazie ad un volontario con il guadino a spiaggiarla.
Non avevo mai avuto in canna un pesce così forte, mi ha fatto dannare, mi ha stressato e alla fine mi ha stremato.
Pier aveva la digitale con se e, nel momento cruciale ha scattato alcune foto. La carpa stimata da alcuni spettatori/pescatori si aggirava sui 8/9 Kg.
Volevo far il figo con la carpa tra le mani a mo' di trofeo per la foto, ma nel sollevarla questa mi scivolava in acqua ed in un lampo spariva nella profondità.
A conclusione Pier, ha spiaggiato 4 carpe e molte "partenze" di coda sia a galleggio che a fondo.
Egidio invece ha combattuto per tutto il pomeriggio con gli alberi dietro alle spalle e con le foglie cadute sul pelo dell'acqua.
Mentre io soddisfatto della cattura della mia prima carpa, ho avuto altre due "partenze" di coda e una rottura del tip in ferrata.
Prima esperienza di pesca in laghetto con pesci alternativi ai classici dei fiumi che di certo non sarà l'ultima.
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