martedì 5 aprile 2011

Temoli pinna blu: obiettivo raggiunto!!!!



La scommessa è stata vinta, oggi 05/04/2011 è stato fatto il primo lancio di temoli pinna blu nati in cattività da riproduttori pure loro nati in cattività. E' la prima volta che succede in Europa per questo temolo e l'Ente Tutela Pesca del Friuli Venezia Giulia ha raggiunto questo traguardo dopo anni di studio e di ricerca. Dai primi passi fatti nel 2006 all'epilogo di oggi ne è passata di acqua sotto i ponti.
Il Temolo pinna blu o padano per la sua riproduzione in cattività presentava ostacoli complicati e molto ardui da superare. Le varie prove effettuate in passato avevano dimostrato come la cattura e la successiva stabulazione in impianti - pure dotati di ottime caratteristiche per quanto concerne acqua, mangime e vasche - e nonostante ogni accorgimento preso per limitare le manipolazioni e altri stress, comportavano un repentino crollo percentuale delle uova fecondabili. La grande sfida che si era proposto l'Ente Tutela Pesca nel caso di questa specie, non sta solo nel garantire la sua purezza genetica, quanto nel riuscire a superare quei fattori critici e di garantire la riproduzione in ambito artificiale. L'obiettivo che l'Ente si era prefissato era di partire da uova di esemplari selvatici per ottenere una prima linea di temoli da crescere nei suoi allevamenti fino a farli diventare riproduttori con i quali dare finalmente avvio alla produzione su larga scala.
Bene!!. Con oggi questo obiettivo è stato raggiunto.
Il grande successo di questa operazione è di aver superato l'ostacolo dell'alimentazione in cattività ed in particolare, alla definizione di diete complete, idonee a soddisfare le esigenze nutrizionali ed il benessere nelle fasi del ciclo biologico del temolo padano. Le ricerche promosse dell'E.T.P. e condotte dal Dipartimento di Scienze animali dell'Università di Udine in collaborazione con Ribiska Druzina di Tolmino(Slo), hanno consentito di mettere a punto un piano di alimentazione-svezzamento del temolo molto affidabile che sta già assicurando una discreta disponibilità di materiale idoneo alla semina.
Per quanto riguarda invece le fasi giovanile ed adulta, gran parte delle informazioni nutrizionali di base risultano sconosciute o ancora molto parziali
per quanto concerne i temoli.
Per il periodo di crescita e allo svezzamento l'E.T.P. ha affidato al professor Emilio Tibaldi, del Dipartimento di scienze animali dell’Università di Udine - all’individuazione di una dieta adatta alla crescita in cattività in quanto quelle attualmente esistenti sul mercato non sono state pensate per un pesce tanto delicato ed esigente, tanto da provocare elevate percentuali di mortalità, oltre che malformazioni in molti esemplari.
Il protocollo del professor Emilio Tibaldi comprende una serie di studi indirizzati alla stima dei fabbisogni nutrizionali del Temolo padano in età giovanissima e sub-adulta, con la finalità di ottenere gli elementi nutrizionali necessari per pervenire alla progettazione di diete complete per l'allevamento del temolo nelle fasi giovanili e sub-adulta che possano eventualmente tradursi nella produzione di mangimi dedicati e rispettosi delle esigenze nutrizionali della specie da impiegare su scala più ampia preso gli allevamenti dell'E.T.P. e non solo.
In questo contesto, la fase sperimentale è da poco conclusa e al termine di quest'esperimentazione il risultato è stato sorprendente.I temoli nati un'anno fa, hanno raggiunto la bellezza di 16/20 centimetri di lunghezza e sono pronti per la semina.
I primi 250 pz. sui 3 quintali a disposizione per le semine sono stati "liberati" nelle acque cristalline del Meduna nella zona Cordenons/Zoppola, a monte dell'allevamento Battigelli. Erano presenti al grande evvento una parte dei responsabili dell' E.T.P. del progetto temolo con i media al seguito, in testa Rai Tre del FVG.
La scelta del fiume Meduna per la prima in assoluto non è stata a caso, i temoli pinna blu in questo meraviglioso fiume ci sono sempre stati e rilasciare in queste acque i "bimbi" appena svezzati è stata la grande soddisfazione di tutti e in particolare da parte dell'amico Dino Spaggiari rappresentante del collegio n.3 che ne aveva fatto una ragione.
La zona del fiume è stata circoscritta con tabelle con scritta di color blu: Eventi Particolari, i pericoli incombenti su queste creature: cormorani e pescatori di frodo.
Fra un anno la verifica sullo stato dei pinnuti. Oltre al Meduna altre acque della regione sono in procinto di ricevere i temoli restanti , acque che in passato ospitavano da sempre il pinna blu.
Dicevo primi in Europa, perchè anche gli Sloveni stanno cercando di introdurre in Soca e nei suoi affluenti l'originario temolo pinna blu, mentre nelle altre parti d'Italia la spremitura viene fatta da esemplari prelevati dal fiume , con la conseguenza del crollo di percentuale delle uova fecondabili, mentre con la realizzazione del progetto temolo da parte dell'Ente. Nel 2011 dopo la spremitura e fecondazione la nascita sfiora 80% il che si può dire che il progetto temolo è diventato una realtà.
Un riconoscimento particolare a Gianmaria Sigalotti collaboratore professionale
su tutti gli aspetti tecnici ed organizzativi riguardanti la gestione degli impianti di allevamento ittico dell'Ente; consulenze specifiche nella pianificazione, gestione e controllo della produzione ittica; consulenza su aspetti zootecnici riferiti a selezioni, trasferimenti, piani alimentari delle specie ittiche allevate, che ha dedicato a questo progetto anima e corpo.
Poi, come non menzionare i volontari ittici del Centro Ittico di Maniago(Pn), senza di loro tutto questo non sarebbe successo.
Alcune immagini dell'evento:


Arrivo sulle sponde del Meduna


Il Meduna in perfetta forma


Le acque del Meduna tipo"Soca"


Inizia il travaso


In posa per i media


Eccoli finalmente


L'operatore dell'Ente Tutela Pesca rilascia i primi temoli pinna blu


La semina continua sullo sfondo giganteggia la cima bianca del Gruppo del Cavallo


Erano presenti:
Da Sx:
Dino Spaggiari - Rappresentante del Collegio n.3
Gianmaria Sigalotti - Consulente professionale su tutti gli aspetti tecnici ed organizzativi riguardanti la gestione degli impianti di allevamento ittico dell'Ente.
Loris Saldan - Presidente dell'Ente Tutela Pesca
Giornalista
Francesca Tulli - Ricercatrice dell'Università degli Studi di Udine.
Ing. Paolo Stefanelli - Direttore dell'Ente Tutela Pesca
Politico della Provincia di Pordenone
Silvia Battistella - Università degli Studi di Trieste


Dino Spaggiari
Gianmaria Sigalotti
Giuseppe Adriano Moro - Biologo
Facce sorridenti per la buona riuscita


Arrivederci fra un'anno